Ma è davvero così forte questo Borussia Dortmund, caduto in Europa League dalla sorella maggiore delle coppe e passato di mano da un Peter (l’olandese Bosz) all’altro (il viennese Stöger)? L’edizione odierna de l’Eco di Bergamo, dati e fatti alla mano, esprime qualche dubbio al riguardo, nonostante si stia parlando della terza forza della Bundesliga.
Il Bayern, argomenta il quotidiano cittadino, è comunque di un altro pianeta, e la lotta per un’ulteriore qualificazione Champions è con Lipsia, Eintracht Francoforte, Leverkusen e Schalke. In un paio di mesi il nuovo tecnico ha rastrellato 15 punti in 7 partite, con 12 gol segnati e 6 subìti, sicuramente una media di gran lunga migliore ai 18 in 15 della gestione di chi l’ha preceduto.
Dietro i numeri, però, avversari non trascendentali come Mainz, Hoffenheim, Wolfsburg (pari casalingo), Hertha Berlino, Friburgo (ibidem), Colonia (ultimo) e Amburgo (penultimo). La chiave di questo scorcio di stagione è il nazionale belga Michy Batshuayi, chiuso al Chelsea da Morata: ha preso il posto del gabonese Pierre Aubameyang finito all’Arsenal mettendone tre in due partite.
Ma giovedì sera la tattica, conclude l’Eco, farà la sua parte: Stöger è prudente e, pur disponendo di incursori del calibro di Pulisic, Kagawa e Schürrle non si lancerà all’attacco contro un’Atalanta che nelle ultime otto trasferte ha lasciato sul campo soltanto quattro punti vincendone sei. E in Europa, amichevoli estive comprese (il Lilla al Trofeo Bortolotti, il Valencia, lo stesso Dortmund in Austria) ha vinto sette volte su nove pareggiando a Nicosia e Lione.