Completa il trio dei compleanni atalantini di oggi il genetliaco di un paio di solidi e dinamici protagonisti della mediana, anche se negli anni Sessanta il ruolo era molto più di rottura che di proposizione. Fatto sta che Bruno Bolchi detto Maciste, scudettato della prima Inter herreriana nel ’62 (poi avrebbe vinto la Coppa Italia nel ’68 col Torino di Edmondo Fabbri) e nerazzurro bergamasco per una sola stagione nel 1964-1965, e Carlos Carmona detto El Siete Pulmones condividono oltre al giorno di nascita anche lo stesso ruolo. Il milanese, che vive oggi nei dintorni di Pistoia dove ha anche allenato in tre riprese durante la quasi quarantennale vicenda al di là della riga di gesso, ne compie 78. Il cileno 31, da giocatore del Colo Colo – dopo essere passato dalla MLS ad Atlanta – che è un po’ la Juventus del suo Paese.
Se la stagione da alfiere in campo – 26 allacciate di scarpe e palloni in porta contro Lazio (1-1) e Foggia (1-0) – con Ferruccio Valcareggi in panchina garantì la comoda salvezza a un undici dal gol stitico (19 contro 28 subìti, capocannoniere Bruno Petroni con 7 più 3 in Coppa Italia), l’annata da mister del massiccio giocatore scuola Beneamata si concluse anzitempo con la cacciata del 18 gennaio 1981 dopo 18 partite a favore del cavallo di ritorno Giulio Corsini: 15 punti a testa e retrocessione in C1, la prima e l’unica di una storia ultracentenaria.
Quanto all’uomo di Coquimbo, che a Zingonia nel 2010 cadetto della risalita al piano di sopra ritrovò Edgar Barreto, già inseparabile compagno di reparto alla Reggina, non sono davvero numeri da poco 160 presenze e 5 reti, specie per un centrocampista a due tocchi come lui. Un paio ne fece al Napoli, il secondo in notturna, il 31 ottobre 2012, su sponda del Tanque Denis. Altri tempi. Auguroni a tutti e due.