Due gli episodi scelti per la moviola nerazzurra riguardo la partita di Coppa Italia di ieri a Torino, tra Juventus e Atalanta diretta dall’arbitro Fabbri con Valeri al Var.
Il primo è il tocco di mano di Masiello nella propria area. Il pallone arriva da un velo di Mandzukic, che dà le spalle al difensore. Oltre alla sorpresa per la finta, il braccio del nerazzurro è vicino al corpo e il movimento è naturale: tre elementi che permetto di non considerare il tocco non punibile. Corretta, quindi, la decisione di non assegnare il rigore.
Il secondo è il rigore concesso alla Juve per il contatto tra Mancini e Matuidi. Riguardando l’episodio al rallentatore: i due giocatori sbracciano, poi c’è il cross di Lichtsteiner, il difensore nerazzurro tocca (ingenuamente) con la mano la spalla del bianconero, ma la spinta di Mancini non sembra così energica da comportare una tale caduta (anche strana nel modo) e la concessione del rigore. Tuttavia Fabbri aveva la visuale libera e ha interpretato l’intervento punibile. Pare generoso.
Da segnalare anche l’entrata di Chiellini con piede a martello su Caldara: giusto estrarre il cartellino (il bianconero salterà la finale). L’intervento è stato probabilmente considerato “imprudente” e quindi da giallo: secondo la definizione del regolamento, “imprudenza” significa quando un giocatore ha agito con totale noncuranza del pericolo o delle conseguenze dell’avversario.
E pensare che i rubentini non avrebbero bisogno di aiutini di varia natura…. vuol dire che ormai fà parte del loro DNA rubacchiare.
Ecco perché in Europa non raccolgono un cavolo!
Non ci sono bergamaschi. .gobbi
Ma di cosa state parlando??