Sprecare meno e segnare di più. Potrebbe essere questa la sintesi del 2018 per l’Atalanta, considerando che gli errori davanti alla porta sono costati l’eliminazione dalle due Coppe.
L’Atalanta gioca, attacca, crea, ma non segna. Della necessità di far gol ne parla La Gazzetta dello Sport di oggi.

Per ora i nerazzurri sono a settimo posto del campionato per gol segnati (37): un dato positivo, ma se si pensa alle sole partite del 2018 la posizione scende: sarebbe decima con 8 gol in 6 partite (come Inter e Benevento, ma con una partita da recuperare con la Juve).

Gli altri numeri parlano di un’Atalanta che potrebbe segnare di più se fosse un po’ più precisa e un po’ più cattiva nelle conclusioni e nell’ultimo passaggio. 
La squadra di Gasperini è terza per tocchi nell’area avversaria, nona per tiri nello specchio (127), ma terza per tocchi in area avversaria: 683 volte i nerazzurri sono entrati in contatto con la palla in area. I passaggi nella tre quarti offensiva sono 1431 (13° posto) e offrono un’indicazione tattica: il mister chiede molta aggressività, penetrazione sulle fasce e poco fraseggio per le vie centrali. L’Atalanta cerca e spesso trova gli spazi dove esprimere la velocità e il gioco.

Nella fase finale della stagione saranno importanti i gol degli attaccanti perché capiteranno nelle partite in cui la stanchezza renderà più lenta e prevedibile la manovra. Tuttavia, se i giocatori di ruolo, tra infortuni (Petagna) e alcune difficoltà (Cornelius e Gomez), non riescono a segnare con continuità, ci pensano gli altri giocatori. Infatti, le ultime 10 reti dell’Atalanta sono state realizzate da altrettanti nerazzurri: Masiello, Mancini, Palomino, de Roon Freuler, Cristante, Ilicic, Gomez, Cornelius, Petagna.