
E’ stata una giornata di riflessione quella di ieri, senza partite. E probabilmente è stato giusto così, perchè i colleghi di Davide Astori non se la sarebbero sentita di giocare con addosso un grosso magone, circondante il loro cuore.
In questi casi è giusto fermarsi, per dare un segnale e riflettere su quanto poco, a volte, ci si renda conto delle cose importanti nella vita.
Può sembrare facile retorica, ma per recuperare le partite di calcio ci sarà tempo, anche solo magari tra meno di una settimana.
Se il dramma del centrale di San Pellegrino sembrava aver unito tutti nel cordoglio e nel dolore, si può altrettanto certamente affermare che qualcuno non ha perso l’occasione per stare zitto.
Il vergognoso striscione di Bari, tirante in causa la volontà di “sostituire” Masiello con Astori, deve far riflettere.
Non è possibile che un’occasione per essere tutti più “buoni” e vivere il calcio in maniera migliore sia diventata un’opportunità per manifestare odio.
Anche nei confronti di chi, come il difensore viareggino, a suo tempo aveva commesso errori molto gravi.
