Davide Astori è stato un difensore di alto livello, ma soprattutto un ragazzo semplice, cresciuto nella tipica famiglia bergamasca fatta di valori solidi e principi sani. Forse per questo era tanto legato alla sua terra e in modo particolare a San Pellegrino, paese nel quale ha mosso i primi passi da calciatore e a cui era molto legato.
Nel paese oggi tutti piangono il loro Davide. “Era un esempio per i tanti ragazzi del vivaio, un professionista esemplare. Serio, sorridente, responsabile – ha detto Stefano Tassis, assessore al Turismo e direttore sportivo del San Pellegrino sulle pagine de L’Eco di Bergamo -. Qui ha fatto i Pulcini e gli Esordienti, poi è andato al Ponte San Pietro, fino ad arrivare al grande calcio“.
“È un dolore forte per tutta la comunità – aggiunge il parroco di San Pellegrino don Gianluca Brescianini -. Tutto in paese s’è fermato, giustamente. Cercheremo di stare vicini alla famiglia, per questa vita spezzata troppo giovane“.
R.I.P
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