I nerazzurri, ultimamente in campo senza il centravanti, hanno 18 giocatori da far ruotare per il rush finale verso l’Europa League
Oltre i titolari c’è di più. Grazie a una campagna estiva al calciomercato avveduta e da regina dello scouting. Per un rush finale da togliere il fiato l’Atalanta dovrà attingere necessariamente a una panchina tra le più lunghe facendo ruotare almeno 18 giocatori. È la tesi di stamani della Gazzetta dello Sport, che indica come primissimi cambi pronti all’uso Mancini, Palomino, Castagne, Gosens e Cornelius, aggiungendoci un Petagna relegato un po’ ai margini dall’utilizzo dell’attacco senza prima punta e il “dodicesimo” Gollini.
Il simbolo di una squadra cosmopolita, ex sconosciuti al grande pubblico che si stanno facendo un nome, a cominciare dall’azzurrino Under 21 che ha totalizzato quattro delle sue cinque presenze nell’anno nuovo trovando spazio in una difesa blindatissima anche nella semifinale di ritorno di Coppa Italia con la Juventus (soprattutto per la squalifica di Toloi).
Mancini è il volto nuovo dietro insieme all’argentino, titolare aggiunto per la sua esperienza internazionale, mentre il belga e il tedesco sono un’addizione di linfa sulle fasce dove mancando Conti i moloch sono Hateboer e uno Spinazzola non sui livelli della scorsa stagione. Il danese là davanti, infine, è il classico ariete dai piedi non vellutatissimi, centellinato ma tremendamente efficace: 3 gol in campionato e altrettanti nelle coppe (1 nel trofeo della coccarda al Sassuolo).
Forza ragazzi siamo tutti con voi sempre forza magica dea