
Il Papu illude con le sue giocate ma ultimamente sbaglia sul più bello: perché il capitano nerazzurro non ha tirato oggi davanti a Mirante?
PERIODO NO. La schiena che fa crack in prossimità delle partite della vita, la camminata che rallenta fino a fermarsi e la sfiducia nel tirare davanti alla porta. Cosa stia succedendo al Papu è quello che si chiedono in queste ore gli atalantini che hanno assistito al match contro il Bologna.
CLAMOROSO. Al 33′ del primo tempo Gomez parte dalla propria trequarti e, giunto sul più bello al cospetto di Mirante, sceglie clamorosamente e senza spiegazione alcuna di passare la sfera a Castagne, che viene anticipato da Donsah. Eppure da quella posizione il Papu Gomez poteva provare un pallonetto, ma anche dribblare e cercare la conclusione.
SFIDUCIA. “Se non tiri non segni” eppure non è solo questo che fa esprimere qualche riserva sul capitano dell’Atalanta. Ogni volta che perde palla sembra rallentare e fermarsi, sfiduciato, invece che tirare fuori la grinta che l’ha sempre contraddistinto.
ILICIC. Josip Ilicic, subentrandogli, si riconferma il nuovo leader nerazzurro: con il suo gioco cambia completamente l’inerzia della partita, muta le regole dell’attacco bergamasco e manda in tilt la difesa rossoblù. Quando dalla destra trova l’olandese al limite dell’area non ha alcun dubbio a creare l’azione da gol che verrà poi concretizzata.
GASP. Ma, viene da chiedersi, se alla fine de Roon non avesse regalato i tre punti ai nerazzurri? Certamente il peso dell’errore clamoroso di Gomez si farebbe ancora di più sentire. “Sarà decisivo alla fine della stagione”, sentenzia Gasperini ed è quello che sperano i tifosi nerazzurri.
JUVE. Il panorama futuro di un Papu sfiduciato, che cerca orizzonti internazionali altrove, che non recupera lucidità e forma fisica in campo, è uno scenario a cui nessun atalantino riesce a dare forma. “Don’t touch my Papu” gridano i tifosi, aspettando il ritorno del loro leader risolutivo. Chi lo sa, magari proprio nel big match contro la Juve.
