In casa dei felsinei, privi di obiettivi veri, l’Atalanta deve cogliere la palla al balzo per misurarsi con le proprie ambizioni di un bis continentale
La prima di tredici finali, per un’Atalanta desiderosa di rituffarsi in un’altra avventura in Europa League, è un incrocio sulla via Emilia. A casa del Bologna ormai salvo, privo di Gonzalez e Poli, con Palacio a mezzo servizio e senza grilli per la testa, i nerazzurri dopo 21 giorni senza partite di campionato si presentano al “Dall’Ara” consci di dover vincere, anche perché l’incipit del trittico di trasferte in una settimana (Juve mercoledì, Hellas domenica prossima) appare la prova più facile da superare.
Questa la tesi de L’Eco di Bergamo di stamani, che reclama la necessità di iniziare a colmare il ritardo di sei punti da Sampdoria e Milan, a oggi occupanti gli ultimi due posti (salvo esiti delle coppe per i rossoneri) per qualificarsi alla sorella minore dei trofei del Vecchio Continente. A Bergamo restano sei gare sulle restanti dieci, scontri diretti con le suddette compresi, ma dall’appuntamento di oggi pomeriggio dipenderanno fatalmente gli altri.
Palomino è il sostituto di Caldara contro un Destro che ha già sforacchiato tre volte i bergamaschi, mentre i dubbi sono davanti. Tra Gomez, Ilicic e Petagna ce n’è uno di troppo oppure tutti e tre insieme destineranno un centrocampista alla panchina. Contro il 4-3-3 bolognese con Verdi e Di Francesco sulle ali, sostiene il quotidiano cittadino, bisognerà blindare le corsie con Hateboer o Castagne e Spinazzola. Plus della sfida: gli emiliani hanno perso tra le mura amiche 6 gare su 14, l’Atalanta ha vinto sei delle ultime sette contro gli avversari senza subire gol in quattro occasioni.
Altri numeri: il Bologna non pareggia da 12 turni (4 vittorie, 8 ko), i bergamaschi non hanno segnato in una sola delle ultime 22 trasferte e con la Spal hanno il record di gol da punizione indiretta con 5. Ma è anche vero che le contendenti che si affronteranno dalle ore 15 sono, dopo i blucerchiati, quelle che hanno perso più punti (13) dopo essere andate in vantaggio.