Tra le note positive del match del Dall’Ara anche la buonissima prova di Timothy Castagne, andato in assoluto crescendo nel corso della gara.
– L’IMPIEGO Il terzino ex Genk, giunto dal Belgio con ottime aspettative in estate, aveva però avuto un inserimento leggermente meno veloce rispetto a quanto qualcuno si sarebbe potuto aspettare.
Dopo due panchine nei match contro Roma e Napoli aveva iniziato a far parte delle turnazioni, scendendo in campo ben 9 volte (e sempre dal 1′).
La presenza di Hateboer e Spinazzola ha reso tutto meno facile, ma il ragazzo ha dimostrato di essere comunque all’altezza di una realtà importante come l’Atalanta.
– PRONTO ALL’USO Arrivato con le premesse di un “carrarmato alla Maicon”, non aveva sempre messo in mostra tutta questa qualità offensiva nelle gare in cui era sceso in campo in Italia.
A Bologna, però, ha spesso e volentieri messo in difficoltà Masina, crescendo dopo un inizio un po’ così così.
Timothy Castagne, se c’è bisogno di lui, risponde presente. E Gasperini può sorridere, anche perchè il ragazzo è parso parecchio efficace anche in fase di interdizione…