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Di Bello e quel precedente al Bentegodi

Col Verona, per l’Atalanta, sarà la seconda dell’arbitro brindisino. La prima coincise con una sconfitta, firmata nientemeno che dall’ex Pazzini. E il bilancio globale non è positivo

LA FATAL VERONA. Gol dell’ex al veleno per una sconfitta in rimonta. Con l’altro ex in panchina, Gigi Delneri, a esultare per tre punti che nel computo del campionato non sarebbero comunque serviti a salvarsi. Ed Edy Reja, conscio di essere alla stagione dei titoli di coda, l’unica completa alla guida dell’Atalanta, a imprecare per il rosso a Dramé, la complicazione dei piani imprevista che dopo la risposta di Siligardi a Conti spiana la strada alla vendetta di Giampaolo Pazzini a un settebello esatto dal novantesimo. Il primo e fino a domenica unico precedente dell’arbitro brindisino Marco Di Bello con la Dea a Verona, contro l’Hellas, è datato 3 febbraio 2016. Quando a sbarrare la strada ai vari Diamanti e Borriello c’era Pierluigi Gollini, ai giorni nostri cambio tra i pali di Etrit Berisha.

GIACCHETTA NERA, BILANCIO IDEM. Non che siano andati benissimo nemmeno gli altri sette precedenti nerazzurri con il fischietto designato per l’incrocio pericoloso tra salvezza e corsa all’Europa League. Nel bilancio pesano ulteriori tre battute d’arresto, l’ultima delle quali proprio nella stagione corrente, a Napoli, il 27 agosto scorso: curiosamente, anche stavolta dopo essere andati avanti, grazie all’incornata di Cristante. Zielinski, Mertens e Rog i killer nella ripresa. Sul gobbone del tecnico di Lucinico un altro 2-1, il 10 aprile del 2016 nella Torino granata (Bruno Peres 32′, Maxi Lopez 46′ e Cigarini 83′; doppio giallo a de Roon nel recupero), e ancor prima la sconfitta all’inglese allo Juventus Stadium (28′ Dybala, 49′ Mandzukic; rigore di Pogba parato da Sportiello a undici dal 90′) il 25 ottobre 2015.

L’ACUTO DEL COLA. Non esattamente un amuleto, insomma, la giacchetta nera (anche se va di moda il fluo) classe ’81. Sotto Gian Piero Gasperini il rendez-vous dello scorso campionato, l’1-1 a Udine (Cristante 41′, Perica 53′), guarda caso teatro del primissimo incontro dei bergamaschi diretto dall’internazionale di fresca nomina (6 dicembre) finito con identico score: 23 febbraio 2014, apre Brivio (24′) e impatta Di Natale (71′) dal dischetto. Con Stefano Colantuono sulla tolda di comando il pareggio residuo, lo 0-0 di Parma dell’8 marzo 2015, ma anche la sola vittoria, il 3-2 al Cesena del 7 dicembre 2014: alla doppietta di Defrel (31′ e 43′) replicano di rabbia Benalouane (45’+1′), Stendardo (50′) e Maxi Moralez (52′).

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