Dal ritiro della nazionale ceca, il centrocampista dell’Udinese cerca di far luce sul suo futuro: “Nessuna offerta a gennaio”
Per i tifosi dell’Atalanta il nome di Antonin Barak, centrocampista mancino dell’Udinese, è una sorta di incubo: fu lui a firmare il 2-1 definitivo alla Dacia Arena il 29 ottobre scorso. Per Inter e Juventus, invece, è un sogno. Ma dal ritiro della nazionale della Repubblica Ceca il classe ’94 s’è sentito in dovere di smentire: “Non è arrivata alcuna offerta a gennaio dai due club – ha affermato ai microfoni di Sport.cz -. Se dovesse essercene una in estate, ne parlerò con il proprietario Pozzo e decideremo insieme. Quando Zapotocny andò al Besiktas gli disse ‘Abbiamo un’offerta, ma decidi tu'”.
LA PROVA DEL SECONDO ANNO. Barak, convocato per la China Cup (venerdì alle 12.35 italiane in semifinale con l’Uruguay), ha tenuto a sottolineare la politica delle Zebrette: “La filosofia è inserire i giovani facendoli crescere nell’arco di un paio di stagioni per sfruttarne il potenziale. È importante confermarsi al secondo anno”.
CHI È. Nato a Pribram il 3 dicembre 1994, cresciuto nel Dukla, Barak (190 centimetri di mezzala, trequartista o ala) ha vinto lo scorso campionato ceco con la maglia dello Slavia Praga ed è stato acquistato la scorsa estate dall’Udinese con la quale finora ha segnato 6 gol: al Sassuolo, all’Atalanta, al Benevento, all’Inter e al Verona (doppietta).