Anche l’ad della Juventus, Beppe Marotta, spinge per la valorizzazione dei talenti nostrani e si gode i colpi messi a segno dall’Atalanta
La globalizzazione si fa sentire anche nel mondo del calcio e così non è più strano vedere formazioni, anche nostrane, con molti più stranieri che italiani in campo. Ci sono, per fortuna, delle eccezioni. Tra tutte possiamo citare l’Atalanta e la Juventus, che da sempre fanno dell’italianità un importante valore su cui fondare le proprie rose. Il presente e il futuro dei due club, oltre che della Nazionale, hanno i nomi di Mattia Caldara e Leonardo Spinazzola, oggi imepgnati a difendere i colori nerazzurri ma da giugno compagni all’ombra della Mole, per la gioa dell’ad della Juventus, Beppe Marotta che sa di avere messo a segno due colpi di altissimo livello.
Il dirigente ha parlato sulle pagine de La Stampa proprio in merito alla presenza di tanti stranieri nel nostro campionato: “I rapporti con l’estero sono cambiati, come le strategie. Gli stranieri sono importanti, le grandi società in particolare importano fuoriclasse per vincere, ma far giocare degli italiani dà un grande senso di appartenenza: il ciclo della Juventus è coinciso con uno zoccolo duro italiano e uno dei nostri obiettivi è non disperdere questo patrimonio. Dobbiamo migliorare la politica di valorizzazione dei settori giovanili, con l’istituzione di Centri federali sul modello tedesco o spagnolo“.
Caldara farà la fine di rugani. Giocherà si.e no una decina di partite, poi solo panchina
si ma bisogna farli giocare
se parliamo di caldara ci sta…Spinazzola (mio parere ) no!!
L’unica cosa che mi scoccia e’ che vadano a Torino, al servizio di una società che molti scudetti non si sa come li abbia vinti