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La Dea contro le baby Zebrette

Le defezioni a centrocampo costringeranno Oddo a schierare almeno uno tra Balic e Ingelsson. A fare da chioccia, l’espertissimo Hallfredsson

Fare di necessità virtù, nel calcio, a volte è un motto obbligato. Specie, come nel caso di Massimo Oddo, se in vista della trasferta con l’Atalanta vengono a mancare più tasselli contemporaneamente nel vivo del gioco. Squalificato Antonin Barak e fuori causa chissà per quanto Seko Fofana, schienato dal muscolo otturatore della gamba destra, c’è anche l’esperto Valon Behrami – crack durante il ritiro con la Svizzera -out. E la soluzione non può che essere una soltanto: ricostruire intorno al perno designato Emil Hallfredsson una mediana (a tre) di ragazzini. Con Rodrigo de Paul pronto a inserirsi da outsider (è più un suggeritore o un’ala) nel ballottaggio delle scelte.

IL CROATO. Per Andrija Balic, classe ’97 cresciuto ed esploso nell’Hajduk Spalato prima di passare in Friuli nella sessione invernale del 2016, paragonato a un mostro sacro del passato come Blaz “Baka” Sliskovic, rispetto al quale però ha tendenze meno offensive, si tratterebbe di un rendez-vous contro i colori nerazzurri. Perché in A ha debuttato nel precedente del 7 maggio scorso alla Dacia Arena, quando a Cristante rispose Perica. Le sue finora 19 presenze in bianconero (3 in Coppa Italia e 12 in campionato, di cui 4 da titolare, nell’annata in corso) sono state innaffiate da un solo gol, all’Inter, nel ko per 5-2 a San Siro esattamente tre settimane dopo l’esordio. Cagliari e Napoli all’andata, Spal e Samp nel girone di ritorno le prove affrontate dal kick off.

LO SVEDESE. Svante Ingelsson, assist (per il 6-3 di Maxi Lopez) e gol (7-3, uno alla fine) nel quarto turno di Coppa Italia col Perugia il 30 novembre scorso, è uno dei mancini del lotto insieme all’islandese, a Barak e a Jankto. Ha disputato la sua prima partita italiana nell’undici allo start nel 2-1 per i suoi sulla Dea in casa, il 29 ottobre, per poi vedersi riservare spiccioli contro Benevento e Doria. Un virgulto di 189 centimetri giudicato ancora acerbo: compirà 20 anni il 14 giugno. Curiosità: è nato a Kalmar e cresciuto nel club della sua città, dove aveva fatto fortuna Etrit Berisha.

GLI ALTRI. Non ha più bisogno di presentazioni l’eclettico Jakub “Kuba” Jankto, ’96 tuttofare che può giostrare anche all’ala o da trequartista, però a sua volta in dubbio per via di una condizione non delle migliori: è già a quota 10 nella casella dei marcatori quando la sua seconda stagione piena nei senior non è ancora conclusa. L’ex Primavera ed ex prestito alla Spal Simone Pontisso, ’97 anche lui, è invece l’anello debole della catena: mediano, anche basso, o mezzala, non ha avuto chance dovendo ripiegare sulla Primavera come fuoriquota.

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6 anni fa

Mai sottovalutare nessuno…..

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