Continuano i ricordi dedicati a Emiliano Mondonico, lungo e commovente quello dell’amico Marino Bartoletti
Il mondo dello sport, ma anche quello del giornalismo e della televisione, continua a piangere la scomparsa di Emiliano Mondonico. Marino Bartoletti era suo grande ammiratore e, soprattutto, amico fraterno. Ecco la sua testimonianza e il suo ricordo del “Mondo”, impresso sulla sua pagina Facebook quest’oggi:
“Mondo” era una sedia alzata contro l’ingiustizia; “Mondo” era quello che mi voleva convincere che i Rolling Stones erano un’altra cosa; “Mondo” era quello che mi fece scoprire i dinosauri di Rivolta d’Adda dieci anni prima di Jurassic Park; “Mondo” era quello che mi parlava delle sue galline chiamandole per nome; “Mondo” era quello che mi raccontava le storie dell’osteria dei suoi genitori e del vecchio ponte da cui aveva preso il nome; “Mondo” era quello che mi diceva “lo sai che in fondo non è male se abbiamo due figlie femmine, così almeno non ti rompono le balle per fare i calciatori”(ma adorava Francesca e Clara più della sua vita); “Mondo” era quello che “ce li tagliamo ‘sti baffi o no?”; “Mondo” era quello che a Cremona dicevano è il nostro “Mondo”: ma lo dicevano anche a Bergamo, a Como, a Firenze e a Torino con la stessa convinzione; “Mondo” era quello che quando cominciava a parlarti del “suo” salame ti convinceva che non ne poteva esistere uno più buono (e forse aveva ragione); “Mondo” era quello che andava ad allenare i bambini dell’oratorio; “Mondo” era quello che “ho un pavone così scemo che corteggia una fagiana”;
“Mondo” era quello che era arrivato al Torino al posto di Meroni; “Mondo” era quello che aveva messo assieme una squadra di alcoolisti e di tossici per far loro capire che un pallone era meglio della robaccia che li stava annientando”; “Mondo” era quello che non sapeva più dove mettere le oche della sua fattoria perché “se ti affezioni, come fai poi a mangiarle?”; “Mondo” era quello che dava tutto se stesso nella battaglia della ricerca contro i tumori: ma lo faceva “da prima”; “Mondo” era quello che diceva “non sono mai stato nel gregge: piuttosto dietro, ogni tanto davanti”; “Mondo” era quello che quando era allenatore del Torino venne portato in trionfo dai tifosi dell’Atalanta il giorno dell’addio a Stromberg; “Mondo” era quello che metteva sempre il cuore sopra ogni cosa; “Mondo” era quello che diceva “se devo pregare per me, preferisco pregare per i bambini malati di tumore”
Ah, Emiliano Mondonico, detto“Mondo”, era anche un grandissimo allenatore. Ma soprattutto un grandissimo Uomo. E un Amico. Per andarsene ha scelto lo stesso giorno di Enzo Jannacci”.
Grande uomo …R.P.I.
Quel giorno che lo portarono in trionfo me lo ricordo anche io . Un calcio fatto di gratitudine e rispetto . D’ altri tempi. Ciao Emiliano uno di noi!!
Grazie Marino per questa dedica al grande nostro “Mondo “.
Un abbraccio Mondo. Grazie per quello che ai fatto.
Una persona come il MONDO non si dimentica, non lo potremo mai dimenticare. Ciao AMICO. GRAZIE.