Il franco-tunisino del Leicester, che recentemente ha esordito in Nazionale, oltre ai Mondiali coltiva un’altra ambizione: “Bergamo è casa mia, non me ne sono mai andato”
Il contratto è un garantito di quelli blindati, fino al giugno del 2019. Ma a Leicester, per Yohan Benalouane, approdato in Terra d’Albione nel 2015, durante la campagna estiva propedeutica al miracolo del titolo (lui era in prestito semestrale alla Fiorentina) con Claudio Ranieri in sella, il presente è una rincorsa a una maglia da titolare, o quanto meno un impiego più stabile: “C’era già un accordo con il Rennes per un trasferimento a gennaio, ma l’allenatore Claude Puel mi ha fermato dicendo che avrebbe avuto bisogno di me – confida a Calcioatalanta.it il difensore tunisino -. Lì gioca il mio compagno di nazionale Wahbi Khazri, l’attaccante: era tutto pronto. Ma io sono pronto a rimettermi in gioco qui: ho giocato solo nelle coppe inglesi. E con la Tunisia”.
Ma la macchina (una Range Rover nera, ndr) spesso si vede ancora nel parcheggio del Centro Sportivo Bortolotti.
“Ogni tanto la lascio lì per poi farmela riportare quassù. Ho casa a Bergamo, praticamente non me ne sono mai andato. Il mio amico George Rota mi dà sempre una mano per le questioni logistiche”.
Un cordone ombelicale difficile da staccare, dopo quella stagione e mezza dal gennaio 2014 alla primavera dell’anno dopo.
“La mia residenza è rimasta lì. Ho un’abitazione anche a Leicester, mentre quando faccio scalo in Francia mi fermo da mio padre, non lontano da Avignone. Non credo sia un mistero: il mio sogno è di tornare all’Atalanta. Forse in giro non si sa abbastanza quanto ci tengo. Qui ho un contratto fino al 2019, ppi si vedrà: torno comunque a salutare gli amici, il Papu Gomez, Mattia Caldara, quando c’è la sosta del campionato e non ho altri impegni”.
Ora, a 31 anni suonati (mercoledì 28 marzo, ndr), c’è anche la Nazionale.
“La partita da titolare contro l’Iran a Radès (il 23, ndr) e gli ultimi minuti con la Costa Rica a Nizza (il 27). Sono appena ripartito dall’aeroporto di Marsiglia. Che dire? Momenti bellissimi: rappresentare il mio Paese è il coronamento di un desiderio. C’è un bel gruppo, l’ambiente è ottimale, mi sono trovato benissimo e ho ricevuto tanti messaggi di felicitazioni”.
Non male la prospettiva di partecipare ai Mondiali…
“Sono uno abituato a fare le cose step by step, non do la cosa per scontata. C’è da affrontare un periodo di preparazione durante il quale devo conquistarmi minuti anche nel mio club”.
E l’Italia fuori dai giochi?
“È un grande peccato, per me è una delle più grandi nazioni nel mondo del calcio. Insieme agli Azzurri mancherà un contributo di qualità, di tattica, di tutto”.
Meglio i nerazzurri degli azzurri, ultimamente.
“Durante questo periodo d’oro non ho mai smesso di guardarne le partite facendo il tifo soprattutto davanti alla tv (tranne qualche comparsata, ndr). Va ricordato che non è la Juve, il Napoli, l’Inter o il Milan: quello che ha fatto e sta continuando a fare negli ultimi due anni è semplicemente un capolavoro. E i meriti vanno divisi equamente tra la società, che i Percassi stanno guidando con passione e capacità di programmazione, l’allenatore Gasperini e tutti i ragazzi”.
Hai un saluto particolare da rivolgere?
“Non ne ho bisogno, li faccio già di persona! Come detto, torno spesso e volentieri. E ogni volta il mio augurio è di poter riabbracciare Bergamo e l’Atalanta il prima possibile”.
X me non compatibile von il gasp
Penso che negli ultimi anni abbiamo alzato il tasso tecnico della rosa, credo farebbe panchina qua, non per questo é meno accetto…Buon giocatore ⚫?
Ti Aspettiamo Yohan!! ❤?⚫