Dopo il ko con la Samp, nerazzurri presi in sandwich a 47 tra i blucerchiati e la Fiorentina. Una volata lunga otto giornate, ma con meno incroci rispetto alle concorrenti
Otto spareggi per una corsa a tre. L’Europa League che passa dai preliminari, ammesso che sopra non ci sia un cedimento nel rush finale, è un barrage tra Sampdoria, Atalanta e Fiorentina. In attesa dell’esito del derby di Milano, il classico bivio tra le due coppe sorelle coi rossoneri attardati in quota Champions ma comunque (per ora) al sesto posto, i recuperi di martedì 3 aprile dell’ottava giornata di ritorno hanno recitato il seguente verdetto: lo strano trio girato a 47 punti dopo 30 turni pieni di campionato dovrà giocarsi alla morte un posticino al sole.
DEA, MENO INCROCI PERICOLOSI. Tuttavia, calendario alla mano, sono proprio i nerazzurri quelli con meno incroci con compagini che mirano ancora a un obiettivo specifico. Solo 5 su 8, cominciando dall’anticipo di sabato in casa della Spal che punta alla mera salvezza e chiudendo il cerchio a Cagliari nell’atto conclusivo del 2017-2018: stesso traguardo per i rossoblù, che però alla trentottesima potrebbero non essere già più con l’acqua alla gola. Gli uomini di Gasperini sono attesi lo stesso a impegni a rischio di ruzzolone, visto che devono ospitare Inter (trentaduesima) e Milan (penultima). Bergamo contro la capitale morale d’Italia, dunque, nel segno dell’Europa, per sapere se affrontarla di nuovo dai gironi oppure no. Di contro, è ben difficile che la Lazio, cui sarà resa visita dopo il tris match “facili” con Benevento (fuori), Torino e Genoa (fattore campo due volte di fila), a tre dal gong non abbia certezze riguardo alla competizione continentale del prossimo futuro.
VIOLA DI PAURA. La Fiorentina è messa decisamente peggio. E non solo per gli scontri diretti, che la vedono in coda anche ai bergamaschi perché a fronte dei due 1-1 ha il gap della differenza reti globale (9 a 13). Ma soprattutto perché di avversari senza scopo ha solo l’altra sponda della Lanterna alla terzultima. Nell’ordine, ecco gli ostacoli sulla retta via: Roma (fuori, Champions), Spal (salvezza), Lazio (Champions), Sassuolo (fuori, salvezza), Napoli (scudetto), Cagliari (salvezza) e Milan (concorrente diretta).
LA SAMP SUL CAMMINO SCUDETTO. Non sarà semplice nemmeno per l’undici di Marco Giampaolo, che iniziano il cammino dal derby casalingo e, col solo Bologna fra due settimane privo di orizzonti, si troveranno a sparigliare le carte per il titolo nazionale affrontando la Juve a Torino (quattordicesima di ritorno) e il Napoli a “Marassi” (diciottesima). Dopo i felsinei, prove da prendere con le pinze per non scottarsi: la Lazio (a Roma) affamata di Champions e il duo Cagliari-Sassuolo alla ricerca di fieno per non abbandonare il comodo cascinale della serie A.
Omar Leidi Elena Bub Brembilla
Subito vincere sabato! Dai adoss!
Provare Barrow dall inizio no?
con gli errori che fanno anche ieri si poteva vincere