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La penna in trasferta – Manfredini (Carlino): “Paloschi-Kurtic-Grassi, un trio da svolta”

La Spal dall’ossatura sempre più atalantina nella lotta per la salvezza: “Out Dramé e Mattiello, Borriello si è rivisto in palestra”. La squalifica di Vicari e qualche acciacco rimescolano un po’ le carte

Kurtic è uscito dall’equivoco tattico che l’aveva sballottato da mezzala a seconda punta, Paloschi si è guadagnato la fiducia di Semplici a forza di sacrificio in fase di non possesso e Grassi ha risolto a Bologna la seconda delle cinque tappe della serie positiva della Spal con un gran gol”. Parli dei ferraresi quart’ultimi con Stefano Manfredini, firma de Il Resto del Carlino, e subito avverti echi zingoniani di fresca memoria.

Insomma, l’Atalanta attesa sabato giocherà contro una parte di se stessa.
“Si tratta di tre giocatori fondamentali negli equilibri del gioco spallino. Il centravanti, che in realtà si muove molto senza aspettare che gli arrivino palloni, ne ha segnati 6, 2 meno di Antenucci: una coppia d’attacco che è un lusso per una neopromossa. Gli altri due sono interni di centrocampo che fanno bene le due fasi. Jasmin ha faticato nelle tre-quattro partite in posizione avanzata, perché pressava il portatore di palla ma poi era un po’ avulso dalla manovra”.

Paloschi-Kurtic-Grassi: la conta degli ex nerazzurri mica finisce qui…
Questi tre hanno partecipato alla svolta di Crotone, ciascuno nel ruolo più congeniale, quando Schiattarella è stato promosso regista al posto di Viviani: meno piede ma dinamismo ed energia. La formula giusta non si tocca, salvo infortuni: stavolta potrebbe toccare a Everton Luiz, mediano da legna. Mattiello, cartellino Atalanta durante gli scambi di gennaio, ha problemi alla caviglia, Dramé al polpaccio: a sinistra gioca Costa, a destra Lazzari, il terzetto dietro sarà Cionek-Salamon-Felipe perché Vicari è squalificato. Floccari è la prima riserva davanti, ha segnato reti pesanti, vedi doppietta di Benevento e il pari di Udine”.

Resterebbe Marco Borriello…
“Il mistero dell’anno, un matrimonio mai consumato. Il tempo di segnare all’Udinese il 27 agosto alla prima in casa e poi lo stiramento alla fine del 2017, con la ricaduta, le scritte sui social network e il resto. Era arrivato come la punta di diamante, adesso qui sembra a fine corsa. Ma la notizia è che a Ferrara c’è e sta lavorando in palestra. Va comunque detto che con Paloschi la coppia non funzionava, perché più che avere caratteristiche simili tendono ad occupare gli stessi spazi”.

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