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Nerazzurri in prestito, 1a parte – Sportiello aperto per l’Europa

La Fiorentina del portiere da riscattare (o meno) a fine stagione vola sulle ali della sesta vittoria consecutiva. Proprio a danno dell’Atalanta, anche se la discontinuità di Milan e Samp lascia la partita apertissima

Qualche volta gli capita di essere messo in discussione, roba usuale anche per il suo erede a Bergamo Etrit Berisha. Intanto, però, Marco Sportiello è il guardiano titolare della squadra del momento, la Fiorentina, che col 2-0 alla Roma all’Olimpico di sabato scorso ha toccato quota 50 sulle ali della sesta di fila (quinta dopo la tragica scomparsa di Davide Astori) strappando il settimo posto, l’ultimo buono per l’Europa League, alla Sampdoria, appaiata a 48 all’Atalanta ma con la classifica avulsa a favore. Sbrigata la pratica da Benassi (7′) e Simeone (39′), Sporty ha abbassato la saracinesca su Dzeko (1′ e 27′), Nainggolan (56′, parata di petto) ed El Shaarawy (15′ e 85′).

I MILANESI ACQUISITI E L’EUROPA. Frenata (51) e capitombolo (59, meno 1 dalle romane, terza e quarta) per il Milan di Franck Kessie e l’Inter di Roberto Gagliardini sulla strada delle rispettive ambizioni continentali (EL e Champions). L’ivoriano col Sassuolo (magie di Politano al 75′ e Kalinic all’86’) gioca benino, prende il giallo per una sbracciata su Rogerio (21′), si vede rintuzzare dall’ex atalantino Consigli due chances consecutive da posizione defilata (33′) e quindi gli si ripresenta nei pressi con un tiro strozzato e centrale (53′) dopo aver gabbato il giovane terzino brasiliano dei neroverdi. Sunday Night triste per il Diavolo, lunch match fatale (1-0 Torino, Ljajic al 36′) alla Beneamata del mediano dalminese, che al 64′ sull’angolo di Cancelo spizzato da Miranda si vede togliere il pallone da N’Koulou davanti alla linea dopo essere stato ammonito a tiro dell’intervallo per aver fermato con le brusche il Gallo Belotti.

Jasmin Kurtic, Federico Mattiello e Alberto Paloschi. I due volti noti a Zingonia, nella nerazzurrissima Spal (il prestito out per infortunio come Dramé e Borriello) che sarebbe tuttora salva (27, col Crotone) dopo l’1-1 imposto all’Atalanta, si segnalano per grinta e combattività più qualche recriminazione, vedi contatto tra il cividatese e Masiello a due dal novantesimo, ma la scorrettezza sembra proprio sua. Lo sloveno, prima di beccarsi il cartellino per proteste al 79′, ribalta spesso il fronte pescando di preferenza Antenucci.

Marco D’Alessandro e Berat Djimsiti. Assente per acciacchi il primo, in mezzo alla difesa il secondo nel Benevento (sempre 13) straultimo e sconfitto in casa dalla Juventus con onore. Purtroppo l’albanese cade nel tranello di Pjanic e del Var procurando al 44′ del primo tempo (altro poker di cronometro per la decisione di Pasqua di assegnarlo) il primo dei due rigori di Dybala del sabato pomeriggio dopo il botta e risposta tra la Joya (16′) e Diabaté, che la pareggia di craniata al 51′. Prima delle marcature decisive dell’argentino ancora dal dischetto al 74′ (contatto Viola-Higuaìn) e Douglas Costa (82′), due chances propiziate da Berat su calcio d’angolo di Viola, al 68′ (Guilherme anticipato da Pjanic) e al 69′ (fuori misura).

Akos Kecskés e Constantin Nica. Prima presenza del mastino magiaro nel Korona Kielce, sesta forza (45) dell’Ekstraklasa polacca, nell’1-1 in casa dello Slavsk Wroclaw, nella coppia centrale col bosniaco Kovacevic, e ahilui anche primo penalty causato (fallo in scivolata su Riera, però non sfuggito a lui): al rigore di Robak (45′) risponde di tempia Jukic (54′). Nemmeno panchina, al contrario, per l’esterno basso rumeno nella Dinamo Bucarest (29) vittoriosa (8′ Hanca, 31′ Nemec, 48′ Mahlangu) per 3-1 sul Concordia Chiajna (93′) nella quarta giornata del relegation round.

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