Si sta avvicinando la super sfida di sabato sera tra Inter e Atalanta, e una similitudine accomuna la gara di andata della Dea
INTERAFINHA- L’Inter ha già una certezza per sabato sera, dopo la sconfitta contro il Torino: il ritorno di Rafinha titolare dopo il palo contro il Toro, e il centrocampista ha già parlato del match contro l’Atalanta come di una “sfida difficile”, una delle sette finali che serviranno per riprendersi e centrare la Champions.
MOTIVAZIONI- Come l’Atalanta, che cerca di riagganciare il settimo posto per sognare ancora l’Europa League. Battere la quarta in classifica dopo la sconfitta contro la Samp e il pareggio contro la Spal sembra un sogno difficile da centrare, ma proprio per questo la Dea deve sperarci. Le italiane hanno infatti questo potere: risvegliarsi in una gara di ritorno, cercare il ribaltone finale, portarla a casa all’ultimo minuto. Le partite di ritorno di Champions, con la doppia impresa sfiorata, ne sono state l’esempio.
MEZZO SERVIZIO- Come il 19 novembre 2017, anche sabato sera l’Atalanta sarà però a mezzo servizio: cinque mesi fa mancavano infatti Spinazzola e Caldara, infortunati come ora, mentre Freuler era squalificato. Adesso si spera nel recupero del numero 13 nella retroguardia per sabato sera, ma la squalifica questa volta peserà in attacco, con l’assenza di Petagna. Il grande buco in Avanti sarà però costituito da Ilicic, che a novembre invece era presente a San Siro, con l’incognita Barrow titolare. Mezzo servizio o no, l’Atalanta dovrà dare comunque il tutto per tutto per ribaltare il 2-0 dell’andata, giocando proprio come in una gara secca di Champions League. Con ben impresso quel 7-1 che ancora grida vendetta…