Anche contro l’Atalanta si ripropone il tormentone dell’Icardi-dipendenza. Sarà che in doppia cifra c’è solo il centravanti, autore di quasi la metà dei gol interisti in campionato
El segna semper lü, intonavano i tifosi dell’Inter alla fine del secolo scorso quando l’ex atalantino Maurizio Ganz la risolveva con un guizzo. Ciò che ai giorni nostri, su scala un po’ diversa, fa Mauro Icardi. 24 gol sui 50 dell’intera squadra in campionato.
LE ALTERNATIVE MANCANTI. Secondo l’analisi del match di stasera di Mario Sconcerti sul Corriere della Sera, i milanesi avranno due problemi: sostituire lo squalificato Brozovic, reinventato regista cinque partite fa, e ovviare al problema del gol nel caso in cui il loro bomber trovasse una serata a bocca asciutta. Anche perché dietro l’argentino c’è Ivan Perisic, 15 di meno al quoto, segnati in sole sei partite. Segnale che è sbagliato il modo di arrivare in porta oppure sono sbagliati gli interpreti. Altrimenti Maurito non sarebbe costretto agli straordinari.
LA DEA STANCA. I padroni di casa, al contrario, sanno mandare in rete parecchi giocatori, fra cui l’assente Ilicic, Cristante, Gomez e lo squalificato Petagna, anche se la cifra attuale della squadra di Gasperini è la stanchezza che sembra sfiorarla nel periodo cruciale. La chiave sarà non scoprire troppo il fianco per vincere a ogni costo, perché l’avversario in contropiede ne sa.