Il maliano ha aumentato non di poco il peso dell’attacco del Benevento: 7 gol in 6 partite, un quarto del totale della squadra di De Zerbi. Il peso degli innesti invernali
L’Atalanta attesa a Benevento mercoledì (ore 18), oltre alla propria scarsa prolificità, dovrà temere quella al contrario molto pronunciata di uno degli innesti di gennaio della squadra ultima in classifica allenata da Roberto De Zerbi. Il gigante maliano Cheick Diabaté, infatti, ha segnato 7 gol nelle 6 partite fin qui disputate con la sua nuova maglia, da prestito ex Bordeaux dei turchi dell’Osmanlispor: gol nel 3-2 Crotone, doppiette da quando è partito titolare contro Verona (3-0), Juventus (2-4) e al Mapei Stadium col Sassuolo (2-2). Decisivo in 7 punti sui 10 nel girone di ritorno delle Streghe, ma anche gli altri innesti del mercato invernale stanno facendo della cenerentola della A una mina vagante.
REPARTI PUNTELLATI. Da gennaio, come rammenta stamani L’Eco di Bergamo presentando l’avversario di giornata dei nerazzurri, in difesa si sono aggiunti l’ex Arsenal e Manchester City Bacary Sagna, ’83 di grande fama ed esperienza in cerca di rilancio per gli ultimi scampoli di carriera, e uno dei tanti prestiti, il centrale rumeno del Betis Alin Toșca che fa coppia con l’atalantino Berat Djimsiti. Dalla cintola in su, l’ex Spurs, Sandro dell’Antalyaspor, brasiliano come il trequartista (preferibilmente di fascia) Guilherme (ex Legia Varsavia), quindi Filip Đuričić, della Samp al pari del portiere Christian Puggioni che ha soffiato il posto al bergamasco Alberto Brignoli.
LE STREGHE TRICOLORI. Ci sono però anche gli italiani, come Marco D’Alessandro, il mancino di casa Enrico Brignola, il laziale Danilo Cataldi, Gaetano Letizia ex Carpi, Pietro Iemmello del Sassuolo. Tutte tessere di livello accettabile del puzzle sannita adatto al turnover. Una compagine da mettere sotto, ma solo dopo averla presa con le pinze, nonostante 35 punti di divario: 49 a 14 per i bergamaschi.
