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L’ivoriano di Cremona, tornato anzitempo dal prestito al Pescara in B, sta facendo il Barrow pur avendo ripreso a giocare e segnare da poco

Il ruolo è diverso, ma nemmeno poi troppo: ala e punta mobile che si adatta a fare la prima. Anche i gol sono meno, molto meno, 3 contro 26 compresi i 3 nella coppa di categoria. In molte meno uscite, 9 (1) contro 21 (23). Ma che Junior Emmanuel Latte Lath stia rivestendo per la Primavera dell’Atalanta il delicato ruolo del dopo Musa Barrow, passato armi e bagagli alla prima squadra, nessuno lo mette in dubbio. I due palloni in porta consecutivi con Roma (2-0) e Napoli (4-1), dopo quello all’Hellas nel 2-2 del 17 febbraio, stanno rivalutando le quotazioni del baby ripudiato a gennaio dal Pescara che non l’aveva mai fatto giocare (se non 4 volte nell’Under 19, nel campionato Primavera 2), tanto da guadagnargli una spalla nelle pagine di Bergamo dell’edizione odierna della Gazzetta dello Sport.

IL BARROW PRIMA DI BARROW. Il nuovo fenomeno dell’attacco nerazzurro, fino al gennaio del 2017, era proprio lui, l’africano che parte come una scheggia dalla corsia. Suo, infatti, il gol della flebile speranza nel ko per 3-2 dell’ottavo secco di Coppa Italia allo Juventus Stadium il giorno 11, quello del prelevamento interista di Roberto Gagliardini dal torpedone diretto a Torino. 19 anni il 2 gennaio scorso, Latte è stato oscurato dall’esplosione del compagno venuto dal Gambia, ma resta un talento dai numeri importanti.

IL RITORNO DI FIAMMA. Fra i virgulti di Zingonia (che in casa giocano ad Azzano San Paolo) Latte ha riabbracciato il suo mentore dei tempi dell’Under 17 (ex Allievi Nazionali), sostituto di un mostro sacro come Valter Bonacina, ovvero Massimo Brambilla, con cui aveva vinto titolo nazionale e supercoppa nel 2016 (il 22 giugno, doppietta per il 3-0 definitivo) con i vari Bastoni e Melegoni. Con lui in quella stagione aveva segnato 25 gol in 30 partite, col Cina in quella dopo 13 in 29. Mica cifre qualsiasi, considerando appunto che si tratta di un esterno d’attacco che salta l’uomo. Con tanto di esordio concesso da Gian Piero Gasperini, contro la Cremonese il 13 agosto 2016, nel trofeo della coccarda che resta l’unica competizione senior in cui l’ex bambino prodigio dell’Esperia abbia timbrato il cartellino. Con la speranza di poterlo rifare presto.

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