Il difensore toscano sempre più pedina inamovibile dello scacchiere di Gasperini: “Ho spazio, sono contento”

11 presenze (8 dall’inizio) e il gol decisivo al Chievo in campionato, 2 in Coppa Italia (Sassuolo e Juve nella semifinale di ritorno). Il nuovo Caldara, dicono in tanti. Anche se col Torino il perno era ancora il ragazzo di Scanzo e Gianluca Mancini, suo sostituto durante l’assenza per il mal di schiena, era alla sua destra: “Giocare con lui, Toloi, Palomino e Masiello rende tutto più facile”, le dichiarazioni dell’interessato raccolte da L’Eco di Bergamo in edicola martedì 24 aprile.

L’EUROPA E GASPERINI. “Il mister ci dà la carica negli allenamenti. Giocare ogni tre giorni toglie energie ma ti consente sempre di avere l’occasione di riscattarti – ha proseguito Mancini -. Per l’Europa League sono tutti passaggi cruciali, non solo il Milan alla penultima giornata: siamo davanti ma le concorrenti sono vicine, basta un passo falso per ribaltare tutto”.

IL MEA CULPA PER LJAJIC. “Ci siamo allargati troppo in difesa, lui è stato bravo a inserirsi e a colpire. Edera lo conosco per l’Under 21, è stato un bel duello e penso di averlo contrastato bene. Aver vinto domenica ci ha mandati a letto con la voglia di sfruttare la chance”.