Tre stagioni (una a zero presenze) per la mezzala vercellese, solo 7 gettoni per il difensore cremonese. Le chiamano meteore
24 aprile: oltre alle candeline da zero presenze in campionato per il prestito Luca Rizzo, ce ne sono anche per altri due giocatori della storia dell’Atalanta. L’interno-mezzala Sergio Pensotti, prodotto della Pro Vercelli sbarcato una prima volta nel ’56 e tornato nel ’58 ballando per due stagioni su tre di cui la migliore in cadetterìa, e il terzino cremonese Danio Montani, 7 allacciate di scarpe divise con la Coppa Italia nella Dea in B di Titta Rota.
PENSOTTI. Ne compie 82 il vercellese d.o.c., chiuso dall’ex bandiera milanista Carletto Annovazzi al battesimo del fuoco con la squadra di Luigi “Cina” Bonizzoni prima e di Carlo Rigotti nelle ultime 5 giornate, in un 1956/57 da salvezza e stop. Era il calcio senza sostituzioni e dai ruoli chiusi: l’8 era del milanese detto El Negher, il 10 della mezzala di punta mancina Adriano Bassetto detto “Nane”, vicentino diventato grande nella Sampdoria. Risultato? 3 match appena, con Vicenza, Samp e Milan. Dopo il rientro alla base per un anno in C, rieccolo a Bergamo per la promozione dalla B nel 1958/59 sotto l’austriaco Karl Adamek. Niente più Bassetto e Annovazzi, il 10 è Pierluigi Ronzon e lui l’8: 27 presenze, gol a Messina (vittoria per 5-1), Novara (3-1) e Verona per una doppietta fuori casa. Al piano di sopra, corsa finita: Ferruccio Valcareggi non lo utilizza, a lui che era partito dalla D non resta che proseguire la corsa con Siena (C), Pisa (C), Torres (D) e Viareggio (D) prima del ritorno a Vercelli e della chiusura nel Borgosesia (Prima categoria) nel 1967.
MONTANI. Schierato da 4 nell’unica da titolare nel 1979/80, la prima di campionato a Bari da neo retrocessa (16 settembre, 1-0 locale, Gaudino a 5 dalla fine), con Giovanni Mei a vestire la 2, il neo cinquantottenne ruvido marcatore o mediano cresciuto in grigiorosso subentra poi all’ala destra Zambetti a Vicenza (71′) e al pesarese a San Benedetto (60′). Soddisfazioni da titolare, però, nel trofeo della coccarda, nel girone di qualificazione D con Spal in casa (1-1), Samb (0-0) e Bologna (ko per 2-0) fuori e Inter (0-2) ancora a Bergamo. Cremonese, Perugia, Vicenza, Spezia, Varese e Valdagno nel prosieguo, in bilico tra B e Campionato Nazionale Dilettanti, e scarpe appese al chiodo nel 1994. Tanti auguri.