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Fabbri: i precedenti con Atalanta e Genoa

Il bilancio del fischietto con le contendenti di domenica è favorevole ai nerazzurri, ma non in questa stagione: 2 ko e 1 vittoria

8 match fischiati contro 6 e bilancio favorevole all’Atalanta. Che con lui a dirigere non ha mai perso allo stadio “Atleti Azzurri d’Italia”. Con la chicca dello scontro diretto del 30 ottobre 2016 risolto dalla doppietta di Kurtic nel finale del primo tempo e dalla stoccata del Papu Gomez verso il gong. I precedenti dell’arbitro Michael Fabbri con le contendenti di domenica 29 aprile parlano nerazzurro: metà delle partite vinte, 3 sconfitte e 1 pari. Per il Genoa, al contrario, 4 ko, 1 nullo e 1 sola affermazione.

FABBRI E L’ATALANTA. Il battesimo del fuoco con la Dea del geometra faentino appartenente all’Aia di Ravenna risale al 7 febbraio 2016, uno 0-0 con l’Empoli sotto la Maresana. Allenava ancora Edy Reja, mentre il primo rendez-vous con lui da atalantino Gian Piero Gasperini non può certo scordarselo, in senso negativo: il tris inflitto a Cagliari il 18 settembre 2016, terza battuta d’arresto in 4 giornate dello scorso campionato, doppietta dell’ex Borriello (8′ e su punizione 73′), gol di Sau (55′) e rigore (fallo di Pisacane su Gomez) parato da Rafael a Paloschi al 35′. Alla voce bottini pieni, oltre al precedente del 2016-2017 già citato, spiccano il 2-1 prenatalizio all’Empoli (51′ Mchedlidze, 74′ Kessie, 94′ D’Alessandro), il 3-0 sempre casalingo al Pescara del 19 marzo 2017 (13′ e 93′ Gomez, 69′ Grassi) e il 2-0 a San Siro contro il Milan (31′ Cristante, 72′ Ilicic) il 23 dicembre scorso. Nell’annata corrente gli altri 2 carnieri vuoti: con l’Inter a Milano (19 novembre, doppietta di Icardi) e nella semifinale di ritorno di Coppa Italia a fine febbraio nella tana della Juventus col contestato penalty di Pjanic (75′) per un contatto dubbio Mancini-Matuidi.

FABBRI E IL GRIFONE: UNA STRAGE. Se nel 2017-2018 i bergamaschi ci hanno smenato due volte, i rossoblù di stanza a Pegli possono legittimamente raffigurare Fabbri a mo’ di spauracchio. Si parte da Genoa-Palermo 1-1 (Gasperini vs Iachini) del 24 novembre 2014 (7′ Dybala, 30′ Antonelli), quindi 3 scivoloni di fila: in casa del Chievo il 28 febbraio 2016 (51′ Castro), coi nerazzurri a Bergamo come ricordato già in premessa e a Cagliari il 15 gennaio 2017, un 4-1 (28′ Simeone, 40′ e 60′ Borriello, 44′ Joao Pedro, 65′ Farias su rigore). L’unico segno più, il 17 febbraio 2018 al “Ferraris” nel 2-0 all’Inter, autorete di Ranocchia al 45′ – carambola con Skriniar sul tentato rinvio del cross di Zukanovic – e Pandev al 59′, poi il ritorno alla normalità, ovvero Fabbri amuleto alla rovescia, l’11 marzo ospitando il Milan, vittorioso al 4′ di recupero grazie alla svettata di André Silva su traversone di Suso.

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