Il giovanissimo portiere di proprietà dell’Atalanta sta facendo una stagione importante in Serie C. I radar di diversi club di Serie A e B hanno già incrociato il suo interessante profilo
Gli occhi di diversi club, osservatori ed addetti ai lavori sono su Roberto Taliento. Il giovane portiere, leva 1999 ed in prestito in Serie C alla Giana Erminio, sta disputando una discreta stagione tra le fila della formazione allenata da Cesare Albè.
Diversi sono i club della massima e seconda serie che stanno monitorando e chiedendo informazioni sul giovane portiere, che conta ben 16 presenze in campionato ad oggi.
LA STAGIONE. Dopo un inizio di stagione in panchina a guardare il più esperto Sanchez, da novembre a dicembre Taliento aveva disputato un filotto di ben 9 gare consecutive giocate come titolare.
Poi era arrivata la sosta natalizia, con il ristabilimento delle gerarchie di inizio stagione.
Da metà marzo in avanti, complice l’inizio di un periodo un po’ complicato per la Giana (che ora rischia di non centrare i playoff dopo averli odorati per mesi e mesi), Albè ha scelto di puntare nuovamente sull’interessante portierino cresciuto tra i pali dei campi di Zingonia.
CRESCIUTO IN FRETTA. Per essere la prima stagione tra i professionisti, peraltro in anticipo su quello che è il percorso di maturazione dei coetanei, il percorso di Taliento è assai interessante.
In tutte le categorie professionistiche, peraltro, sono pochissimi i portiere di quell’età a coprire il ruolo di numero uno con continuità (il solo Donnarumma ora, considerando che il millennials Plizzari non sta più avendo spazio a Terni).
CARATTERISTICHE TECNICHE. 187cm per 76 kg, ad un fisico di buon livello associa un’ottima capacità di copertura dello specchio della porta. Nato come centrocampista da calciatore, ha iniziato a indossare i guantoni e posizionarsi sulla fatidica linea bianca quasi per caso, per provare.
Quel giorno, però, subentrò l’amore per un nuovo ruolo e compito, spesso visto come foriero di responsabilità e pressioni dai bambini che amano calcare i campi di calcio.
Taliento è diventato un portiere, ma le basi tecniche imparato in tenera età lo hanno aiutato a disimpegnarsi bene anche palla al piede in questi anni.
E’ dotato anche di capacità di leadership non indifferenti, che gli permettono di guidare con personalità il reparto difensivo che gli si pone davanti.
Una crescita da seguire, quella di Taliento. Ad accorgersi di lui sono già stati, come detto, in tanti.
A fine stagione, nella speranza di aver raggiunto almeno il primo turno dei playoff, il ragazzo valuterà la propria situazione anche con la propria società di appartenenza.
