Il tecnico dell’Atalanta si presenta in conferenza stampa, alla vigilia della gara contro il Genoa: per lui è una sfida al passato…

“Vincendo domani ci metteremmo nella condizione di andare molto vicini all’obiettivo, ma non sarà comunque una partita decisiva”. Gian Piero Gasperini presenta la sfida al Genoa, domani pomeriggio all’Atleti Azzurri d’Italia alle ore 15: “Non dobbiamo farci prendere dalla frenesia di giocare le partite tutte e subito, anche l’attesa e l’ansia servono. Stiamo vivendo un bel momento, ma poi ce ne sono altre tre”.

“Siamo sesti, quindi va considerato un traguardo alla portata. Quello che ci interessa è arrivare in Europa. Per evitare i preliminari bisogna vedere cosa farà il Milan nella finale di Coppa Italia” spiega il tecnico nerazzurro. “Siamo convinti di potercela fare, poi ci sono le sfide nel fine settimana e anche le avversarie. Le difficoltà sono scritte nei risultati a sorpresa, noi guardiamo in casa nostra e non pensiamo agli altri“.

Sul Genoa, il pensiero è chiaro: “Il Genoa ha dei valori e una rosa particolarmente numerosa, ha dato fastidio a tutti e da un certo momento del campionato in poi ha fatto tanti punti – continua Gasp in conferenza stampa – Stavolta è un campionato diverso e non solo perché siamo reduci da un quarto posto: per l’Europa ce n’è uno in più a disposizione”.

Qualche info sui convocati: “Ilicic può anche giocare dall’inizio, con Palomino e Masiello è recuperato. E martedì potrebbe riunirsi anche Spinazzola. Davanti adesso non siamo contati, è stato il momento di Barrow ma anche Petagna e Cornelius sono stati importanti per noi e in queste quattro partite lo potranno essere altri. Intorno a noi c’è un clima contagioso, una grande euforia. Bisogna essere bravi a mantenere la concentrazione e l’attenzione sul campo”.

“Giocare in Europa significa farsi cinquanta partite, eppure nel momento decisivo ci siamo comunque trovati con delle alternative in caso di infortuni e soprattutto un ambiente molto elettrico. Non faccio tabelle e pagelline, tra Gosens e Barrow hanno giocato in tanti e non ci sono ragazzi che non abbiano fatto bene se e quando utilizzati – conclude Gasperini – Non posso fare calcoli sugli ammoniti, non ci sono partite più importante di altre “.