L’ultimo utile di esercizio si fa forte di due plusvalenze, altre due finiranno nel prossimo bilancio. I nerazzurri sanno far di conto eccome
L’anno scorso Mattia Caldara (Juventus, rimasto in prestito) e Andrea Conti (Milan), stavolta tocca a Roberto Gagliardini (Inter) e Franck Kessie (Milan), due riscatti obbligati. Plusvalenze – ricorda L’Eco di Bergamo stamani – che rimpinguano il bilancio e non poco, in casa Atalanta. Se l’utile d’esercizio al 31 dicembre 2017 chiuso ieri a Zingonia dal Consiglio d’Amministrazione è pari a 26 milioni 728 mila 730 euro, il prossimo non dovrebbe discostarsi di molto.
CIFRE RECORD. Numeri da record per una provinciale che per bocca del sito ufficiale ripete il mantra dell’equilibrio economico e finanziario ma al contempo, citando il presidente Antonio Percassi, rammenta anche gli investimenti in termini di stadio acquisito, l’ampliamento del Centro Sportivo Bortolotti e il consolidamento a doppio binario settore giovanile-prima squadra. Il 2018 sarà il terzo rendiconto di fila da utile, ma nel 2016 era stato di soli 256.916 euro (sempre al netto delle imposte), a fronte della perdita secca di 1,9 milioni nell’esercizio precedente. Stavolta, come dice il vertice societario, “un traguardo di grande rilevanza nella storia del club”.
