Dal Gambia ecco un altro prospetto interessante emerso dopo il passaggio in prima squadra di Barrow. La stagione dell’Under 19 di casa è da urlo
Se il nuovo fenomeno Musa Barrow ormai fa parte integrante della prima squadra, eccone un altro, per di più del Gambia come il baby fromboliere di Gasperini: Ebrima Colley, classe 2000, simbolo di una Primavera dell’Atalanta in grado di pescare al proprio interno i ricambi per non soffrire la perdita dei pezzi pregiati. Sul focus di oggi della Gazzetta dello Sport dedicato alla cantera nerazzurra, spazio al talento del futuro.
COLLEY D’ALTA QUOTA. Nell’organico di Massimo Brambilla, matematicamente primo in campionato (62 punti, 18 vinte su 28, ko solo con Fiorentina e Chievo), emerge appunto Colley, che da febbraio in avanti sta stupendo tutti e ha infilato 3 gol nelle ultime 3 gare dimostrando una duttilità degna di nota: “Può fare il trequartista, la mezzala d’attacco e la punta esterna saltando l’uomo in velocità e trattando bene la palla – il responso di Maurizio Costanzi, responsabile del settore giovanile atalantino -. Deve migliorare su più fronti, ma l’intelligenza calcistica c’è e lo aiuta ad ambientarsi”.
I BILANCI. Costanzi sulla Rosea si sofferma sul cammino dei Brambilla-boys: “Molti giocatori sono finiti in prima squadra grazie allo sguardo attento di Gasperini, ma la Primavera ha continuato ad esprimere valori importanti. Senza Barrow (26 gol di cui 23 in regular season, NdR) ha comunque vinto e convinto, con un gioco propositivo e di qualità, trovando la via del gol con il fraseggio. Complimenti a tutti i ragazzi e a Brambilla: ora attenzione alla Final Four, anche se secondo me sarebbe più corretto avere un campionato come la A dei grandi”.