Il Club della tifoseria organizzata e il suo rapporto di fiducia con la Croce Rossa. Imperativo categorico, aiutare gli anziani nelle esigenze quotidiane
Bergamo invecchia, con un terzo della popolazione over 65, e il Club Amici dell’Atalanta non si tira indietro per dare una mano a chi ne ha bisogno. Grazie al rapporto di amicizia con la Croce Rossa Italiana, sottolinea l’edizione odierna de L’Eco di Bergamo, l’associazione tinta di nerazzurro si accinge a sfornare un esercito di volontari.
IL RECLUTAMENTO. “Siamo dei privilegiati per essere stati scelti dalla CRI – le parole del presidente del Club, Marino Lazzarini -. Daremo vita al reclutamento vero e proprio con le nostre sezioni”. Il vice Roberto Selini, che è anche consigliere d’amministrazione della società di Antonio Percassi, afferma che il volontariato è parte integrante dello statuto: “52 anni fa, nel momento della sua costituzione, tra le finalità del Club Amici era stata inserita l’attenzione nei confronti delle categorie più deboli”.
L’ESERCITO DEI 5 MILA. 5 mila iscritti circa spalmati sull’ottantina di sedi tra città e provincia: la capacità del sodalizio dei tifosi di raccogliere adesioni in termini di impegno sociale è nei numeri. I volontari sono attivi anche allo stadio, durante le partite casalinghe dei Gasperini-boys: “Ce l’abbiamo nel Dna come la passione atalantina – afferma Gino Rizzoli, presidente del Club “2 Ponti” della Malpensata -. Non mancheranno le adesioni all’iniziativa della Croce Rossa”. Davide Lazzari, coordinatore dei servizi CRI all'”Atleti Azzurri d’Italia”, chiosa con le linee generali: “Si tratta di dedicare un paio di ore alla settimana alle esigenze quotidiane degli anziani, dopo un adeguato corso di formazione”.