Le voci di mercato lo danno nerazzurro onorario. E la memoria corre a quella partita rocambolesca col Cesena che sembrava persa, col francese sugli scudi
La stagione di Gregoire Defrel, mai stato chissà quale bomber (45 in carriera, su 224 partite disputate), non promette certo bene nella veste di contropartita tecnica (conguaglio escluso, cioè il grosso) all’Atalanta per la chiacchierata quanto presunta cessione di Bryan Cristante alla Roma. 5 gettoni in Champions League, da comprimario quando s’è cominciato a fare sul serio, e 15 in campionato, di cui 10 da subentrato, con l’unica soddisfazione personale del sigillo dal dischetto nel 5-1 al Benevento l’11 febbraio scorso. Poi, l’operazione di pulizia al ginocchio sinistro, il 20 aprile, nella clinica Villa Stuart, la stessa di Leonardo Spinazzola, con lo stesso luminare, il professor Pier Paolo Mariani. Ma nel suo passato c’è una doppietta che a ripensarci fa venire ancor oggi la strizza a quelli che potrebbero diventare a breve i suoi nuovi tifosi.
QUEL “DUE” IN ATALANTA-CESENA. Bergamo, 7 dicembre 2014. Tra il 31′ e il 43′, il buio della paura cala sull'”Atleti Azzurri d’Italia”: filtrante di Giorgi e dribbling su Del Grosso decentrato a destra, lancio di Volta spizzato da Djuric dall’altra parte, due mancini imprendibili e il Cesena del francese con sangue della Martinica e bretone le sta dando di santa ragione agli idoli del pallone orobico. Benalouane in acrobazia, Stendardo e Maxi Moralez ribalteranno la situazione di riffa e di raffa, ma che fifa blu. Pierpaolo Bisoli perse partita e panchina proprio quel giorno a favore di Domenico Di Carlo, Stefano Colantuono sarebbe stato sostituito da Edy Reja il 4 marzo successivo per gli strascichi (leggi, scazzi col plenipotenziario Pierpaolo Marino) del ko con la Samp del primo del mese.
DEFREL IN CIFRE. Nato a Meudon, nell’Hauts-de-Seine parigino, il 17 giugno 1991, Defrel (alto 1,79 per 77 chilogrammi), sinistro puro, ha iniziato tardi col calcio nel Chatillon, club dilettantistico del suo dipartimento. A 18 anni, dopo una partita di selezione e reclutamento organizzata dall’amico Souleymane Dioukara, attuale attaccante dell’Antalyaspor in Turchia, lo sceglie il Parma. Il 22 maggio 2011 l’esordio in A concessogli da Franco Colomba nell’1-1 di Cagliari, dall’81’ al posto di Modesto. Quindi il prestito al Foggia (24 e 4), la comproprietà in Romagna, tre stagioni da 110 e 16 con promozione dalla B, il cartello pieno bianconero alle buste il 25 giugno 2015 per il fallimento dei ducali e le due annate al Sassuolo da 73 e 24. In prestito oneroso a 5 milioni alla Roma dall’estate 2017, con obbligo di riscatto a 15, è tutto giallorosso dal 15 febbraio.