Dal primo pallone alla prima volta a Coverciano, la prima maglia scambiata con Bonucci e la Nazionale del 2006
Prima convocazione in Nazionale per Mattia Caldara, che per l’occasione ha risposto a dieci domande riguardo a dieci prime volte – calcistiche e non – sul canale YouTube ufficiale degli azzurri.
Il primo pallone. “Avevo un anno, gattonavo ancora e lo tenevo tra le gambe”.
La prima volta nei Pulcini. “Con lo Scanzorosciate, mi ha accompagnato mio nonno alla partita, avevo 7 anni. Non è cambiato niente”.
Il primo soprannome. “Colder, significa caldaia in bergamasco, me lo ha dato il mio migliore amico”.
Il primo tatuaggio. “L’ho fatto prima di andare a Trapani, mi sono tatuato i nomi di mia mamma e mio papà”.
La prima volta da solo fuori casa. “Con la scuola a 11 anni, in un paese in montagna vicino a Bergamo”.
La prima maglia scambiata con un giocatore speciale. “Due anni fa con Bonucci, era Atalanta-Juventus”.
La prima strada intitolata. “Dopo la doppietta a Napoli nella via di casa hanno messo un adesivo con il mio nome al posto dell’originale”.
Il primo pensiero all’università. “Ci ho pensato quando avevo finito le superiori, ma non sapevo mai dove sarei stato l’anno dopo. Un continuo rimandare fino all’anno scorso”.
La prima volta a Coverciano. “In uno stage lo scorso anno”.
La prima esultanza a un gol della Nazionale. “Ricordo bene le partite del Mondiale del 2006 viste all’oratorio, una forte emozione”.