
Quattro prestiti di Zingonia si giocano in breve la permanenza in B o la promozione in A, un altro paio ambiscono al salto dalla C: per uno soltanto il nerazzurro è comunque all’addio
Sono in sei, sono in prestito, sono giovani e forti. E dell’Atalanta. Ma, grande seccatura per un calciatore al termine di una teoria estenuante di allacciate di scarpe, anche costretti a rinviare la prenotazione delle vacanze. Per un terzo di loro, o meglio per i rispettivi club, l’impellenza è un barrage tra la sopravvivenza al piano di sotto e la caduta nel limbo della serie C: Giuseppe De Luca, dopo le reti bianche di Chiavari in cui lui ha fatto il cambio (dal 75′) di un altro volto noto a Zingonia come Leonardo Gatto, è pronto a portare al “Del Duca” giovedì 31 maggio (ore 20.30) la sfida dell’Entella all’Ascoli del pari cartellino Gaetano Monachello che ha due risultati su tre essendosi piazzato meglio (quintultimo) in classifica.
Se la differenza tra i due bomber è l’obbligo di riscatto che pende come una spada di Damocle sulla testa della Zanzara, a rischio di dover salutare il calcio che conta, c’è un Luca Vido che sogna lo storico approdo in A insieme al suo Cittadella, squadra in cui è approdato nella finestra invernale: l’avversario è il Bari, penalizzato per irregolarità fiscali e amministrative tanto da avere la graduatoria sovvertita (settima contro sesta) e il campo invertito, perché si gioca domenica 3 giugno al “Tombolato” (18.30) e i granata possono tranquillamente strappare il pari per poter affrontare in semifinale (6 e 10 giugno) il Palermo terzo.
Il Perugia dell’eterno dodicesimo – nonché erede presidenziale – Alessandro Santopadre, invece, salirà a Venezia nella stessa data (ma alle 21) per conquistarsi il penultimo atto contro il Frosinone quarto. Scendendo in serie C, in lizza ci sono l’ormai fuori rosa Stefano Marchetti con la FeralpiSalò contro il Catania (andata stasera, alle 20.30 al “Turina”, ritorno il 3 giugno) e l’altro mastino Alberto Dossena nel Siena a Reggio Emilia nel secondo turno della fase nazionale dei playoff per salire in cadetterìa. Tre nerazzurri del ’98 dal presente diversissimo, mentre il futuro resta un’incognita per tutti.
