La perizia medico-legale ha evidenziato una letale tachiaritmia, un’improvvisa accelerazione del cuore

Davide Astori non è morto nel sonno a causa di un improvviso rallentamento del battito cardiaco. Secondo quanto rivela il Corriere della Sera, la perizia medico-legale effettuata sul corpo dello sfortunato capitano della Fiorentina, scomparso lo scorso 4 settembre nel ritiro di Udine in cui si trovava con la squadra viola, avrebbe ribaltato quanto emerso in un primo momento. Davide Astori sarebbe morto per una tachiaritmia, un’improvvisa accelerazione del cuore.

Secondo i medici Carlo Moreschi e Gaetano Thiene, lo scompenso cardiaco non sarebbe stato del tutto inaspettato, ma allo stesso tempo la presenza in camera di un compagno avrebbe – forse – potuto consentire di salvare la vita del difensore dando subito l’allarme.