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Atalanta, il punto sul mercato: Soriano e l’effetto domino

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Il fantasista del Villarreal è la pedina che può sbloccare l’impasse delle operazioni by Giovanni Sartori. Per il ricambio si guarda al Cittadella, le due prime punte in uscita

Roberto Soriano o no? Costa troppo, a quanto pare, ‘sto fantasista che dovrebbe riempire il vuoto lasciato da Bryan Cristante, il jolly dalla cintola in su che in un reparto ondivago ha tolto parecchie castagne dal fuoco a Gian Piero Gasperini nell’ultimo anno e mezzo. Più dei 15 milioni usati nella scorsa campagna estiva dell’Atalanta per riportarsi a Zingonia il figliol prodigo Marten de Roon, e soprattutto un paio quasi netti in termini di ingaggio, tanto da mettere in dubbio il primato del Papu Gomez in questo campo senza erba sotto i piedi. Ma se il ’91 del Villarreal, il pezzo da novanta degli orizzonti europei da confermare, non accenna a muoversi, il rischio dello stallo è dietro l’angolo. Ecco, reparto per reparto, cosa sta covando sotto la brace del responsabile di mercato nerazzurro Giovanni Sartori.

PORTIERI. Marco Sportiello, reprobo anche a Firenze, è in esubero e interessa fra le altre anche alla Sampdoria. Non che la circostanza sposti il tiro sull’altro sogno plurimilionario Duvan Zapata, l’addizione ideale alle bocche da fuoco che costa dai 5 ai 10 milioncini più di Soriano. In assemblea di Lega, mercoledì 13 giugno, l’agente del prodotto del vivaio che tra i pali col Gasp non giocherebbe nemmeno per ipotesi, Beppe Riso, s’è visto con Carlo Osti e Massimo Ferrero a margine della telenovela sui diritti televisivi e relative offerte. Ora i blucerchiati dovranno fare la loro, ma per il numero 1.

DIFENSORI. Di Davide Bettella si sa già tutto (7 all’Inter, Bastoni subito da chi l’ha comprato l’anno scorso) o quasi, manca solo l’ufficialità, ma non è che un Duemila neo campione d’Italia Primavera sotto il bergamasco (di Mapello) Stefano Vecchi possa essere considerato il presente della retroguardia, con Masiello-Toloi-Palomino-Mancini davanti. L’obiettivo raggiungibile e collaudato fra i professionisti ha due annetti di meno, si chiama Marco Varnier, non è un nome sconosciuto e come il parcheggio in avanti Luca Vido s’è giocato fino alle semifinali col Frosinone i playoff promozione dalla B col Cittadella: 36 presenze, 2 gol e 2 assist in stagione per il padovano (come Bettella…), niente male per uno che l’8 giugno scorso ha spento venti candeline. 3 milioni il costo del cartellino: c’è da vincere la concorrenza del Sassuolo.

ESTERNI. Arrivato a sorpresa dalla Polonia Arkadiusz Reca, ogni casella sembra a posto con i vari Timothy Castagne, il presunto partente Hans Hateboer, Robin Gosens e Federico Mattiello, ex prestito spallino. A sinistra potrebbe esserci Antonio Barreca, ma il ’95 del Torino è nel mirino anche di Fiorentina e Sampdoria: secondo “Il Secolo XIX” di oggi, del resto, i dirigenti doriani si sarebbero incontrati martedì a Milano con Riso, che è il suo procuratore.

CENTROCAMPISTI. Out Cristante, con ogni movimento bloccato, si spera in Soriano e, in chiave rinforzi, nell’eventuale ritorno del “napoletano” Alberto Grassi o in Simone Calvano del Verona, possibile cavallo di ritorno che spingerebbe l’ultra-riserva Nicolas Haas nelle braccia dell’alma mater del Lucerna a titolo temporaneo. Lucas Castro seguirà il mentore Rolando Maran dal Chievo al Cagliari: niente rendez-vous in salsa catanese col Papu. Per Remo Freuler, al contrario, batte il ferro finché è caldo il vertice laziale Claudio Lotito, vistosi oggi prima del verdetto sulla torta televisiva con l’amministratore delegato Luca Percassi e il direttore generale Umberto Marino.

ATTACCANTI. L’interessamento per l’ivoriano Christian Kouame (che alcuni scrivono con l’e accentata, come Kessie un tempo, salvo poi magari scoprire che sui documenti non ce n’è ombra), sempre dei veneti color granata, è piuttosto blando. Su di lui, pure la Spal. Classe ’97 e 13 gol, fisico da prima punta e attitudini da via di mezzo. Non c’è già il ’98 Musa Barrow, in casa, con caratteristiche similari, chili a parte? Andreas Cornelius e Andrea Petagna, per converso, sono sul piede di partenza e il secondo è stato offerto alla Lazio dal suo entourage (lo stesso di Cristante eccetera). Che ne sarà di loro, sempre che si materializzi finalmente – Marco Tumminello pista calda – un centravanti vero? Ovvero non Federico Di Francesco del Bologna, che a dispetto delle voci assordanti non serve a granché: è un’ala e da esterno puro non convinceva troppo nemmeno Roberto Donadoni. Il mister di Cisano ci ha perso il posto a favore di Pippo Inzaghi, perché spendere 7 più Mattiello per un non-affare?

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