Il portiere della Primavera è stato convocato – sotto età – dalla Nazionale Under 19, che si è radunata a Milanello per preparare l’Europeo in programma a luglio in Finlandia
Sono bastati pochi mesi a Marco Carnesecchi per prendersi l’Atalanta. Arrivato a luglio del 2017, il portiere riminese ha conquistato il posto in nerazzurro e a suon di prestazioni è arrivata anche la chiamata – sotto età – con la Nazionale Under 19, che si è radunata a Milanello per preparare l’Europeo in programma a luglio in Finlandia.
Marco si è raccontato in una lunga intervista a La Gazzetta dello Sport: “Sono nato a Rimini. Affacciarmi la mattina e non vedere il mare, all’iniziò non è stato facile. Stare lontano dalla famiglia all’inizio è stato complicato, ma è da quando sono bambino che sogno di fare il calciatore, e all’Atalanta tutto è organizzato in maniera straordinaria. Non mi fanno mancare niente. Quello che sto vivendo è meraviglioso. L’Atalanta, Milanello, la Nazionale con i più grandi, ma c’è ancora tanto da fare“.
Deve migliorare, ma intanto è stato votato miglior portiere del campionato Primavera: “Sono strafelice, è un premio al mio lavoro e a quello del mio preparatore, Giorgio Frezzolini, ai miei sacrifici e a quelli della mia famiglia. La convocazione con l’Under 19 è stata una sorpresa. Ero pronto a partire con l’Under 18 per i Giochi del Mediterraneo, invece eccomi qui con l’Under 19, a giocarmi un posto per l’Europeo“.
In camera il poster di Gigi Buffon (“è il mio mito, sono cresciuto con le sue parate“, ha detto) e le idee ben chiare: “Alla prima squadra ancora non penso. Ho 17 anni, nessuno mi corre dietro. Ho fatto qualche allenamento con Gasperini, l’ho vissuto come un premio. È una grandissima persona e un grande allenatore. Questo è un ambiente perfetto per crescere“.