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Antonio Paganin, il ministro della difesa del Mondo

Il fratello maggiore di Massimo, atalantino anch’egli ma nel nuovo millennio, a Bergamo ballò una sola stagione sotto Emiliano Mondonico

Terzino o centrale non faceva alcuna differenza, a dispetto di una stazza non eccelsa. Anche perché per uno nato nel ’66 la fissità obbligata della difesa a zona non poteva esistere, essendo una mania ancora non invasiva a metà Anni Novanta. Antonio Paganin oggi ne compie 52 e forse non se lo ricordano in molti, ma da mastino ringhioso e applicato poteva valere un Renzo Contratto, oggi famoso procuratore e ieri nerazzurro bergamasco prima di lui. Era la stagione 1995-1996, l’Atalanta neopromossa allenata dal cavallo di ritorno Emiliano Mondonico aveva Bobo Vieri e il Cobra Tovalieri in avanti, con Mimmo Morfeo appena dietro, e Paolino Montero a dirigere la retroguardia farcita dei vari Valentini, Herrera, Boselli e Luppi.

IL VICENTINO DORIANO E INTERISTA. 35 presenze di cui 8 in Coppa Italia, da runner up della Fiorentina di Claudio Ranieri e Batigol, nell’unico giro di corsa sotto la Maresana di Paganin I da Vicenza, cresciuto nel Bologna (scudetto Allievi ’82) e svezzato nella Sampdoria (Coppa Italia ’85 e ’88) di Mantovani, Borea, Vialli e Mancini (altro prodotto di Casteldebole), dopo il biennio nell’Udinese (1988-1990) fa l’interista a tempo pieno per cinque stagioni, stesso mestiere del più slanciato ed elegante fratello minore Massimo (classe ’70, attualmente opinionista ai Mondiali russi) che si sarebbe smazzato gli anni dal ’93 al ’97 per poi inseguire il curriculum di Antonio a Bergamo tra 2000 e 2002 sotto Giovanni Vavassori. Ne ottiene due Coppe Uefa (’91 e ’94) con Trapattoni (più Klinsmann e Matthäus in campo) e Marini (sostituto di Bagnoli; Sosa e Bergkamp le stelle).

ALLA PERIFERIA DELL’IMPERO. La scelta ricade sulla Dea e quindi sull’Hellas Verona, per poi darsi subito al calcio dilettantistico fra Torri Quartesolo (1997-1999) e Montecchio fino ad appendere le scarpe al chiodo nel 2003. Quindi, la panchina, sempre abbastanza lontano dal professionismo: Gan Thiene Villaverla e Longare Castegnero prima del corso di Coverciano, in seguito gli Allievi Nazionali e la Berretti del Bassano Virtus. Dopo la parentesi dal 10 aprile 2014 come selezionatore della Rappresentativa Under del girone C della Serie D, il 13 giugno 2014 ecco l’incarico al Giorgione in D, con qualche andata e ritorno, compreso l’ultimo in Eccellenza il 3 giugno dell’anno scorso in sostituzione di Daniele Pasa passato al Sandonà 1922. Tanti auguri.

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