Possibile uno scambio tra un esterno in eccesso e un’ala abituata a compiti estemporanei da pendolo. La guerra dei prezzi: Bigon non vola basso…
Si chiamano entrambi Federico e giocano in corsia, ma le similitudini potrebbero non finire qui. Perché all’Atalanta non dispiace affatto Di Francesco, come affermato del resto sabato sera dal direttore sportivo Gabriele Zamagna alla consegna del Carlino d’Oro a Milano Marittima, e il Bologna, rassegnato a sacrificare Adam Masina sull’altare del bilancio cui il patron Joey Saputo tiene parecchio, è vivamente interessato a Mattiello, approdato alla corte di Zingonia dopo l’annata alla Spal di cui la seconda metà da prestito.
Le sliding doors della campagna di rafforzamento estiva potrebbero appaiare i destini dei due giocatori, rispettivamente attaccante del ’94 con propensione a farsi la fascia da pendolo (Roberto Donadoni l’ha usato sempre nelle sue virate estemporanee al 3-5-2) ed esterno puro classe ’95. La formula per lo scambio è ancora da definire, anche perché ben difficilmente sarebbe alla pari: il secondo secondo le leggi di mercato sarebbe la contropartita per il primo solo se addizionato di un robusto conguaglio.
Le certezze, come i rumors, vanno a coppie: il ds felsineo Riccardo Bigon ha deciso che per meno di 10 milioni il figlio dell’allenatore della Roma non si muove, mentre nell’organico di Gian Piero Gasperini, giunto il polacco Arkadiusz Reca a completare il reparto sulla mancina, l’ex ferrarese è in esubero: da quella parte c’è anche Robin Gosens, a destra invece Hans Hateboer e Timothy Castagne.