L’ex centrocampista dell’Atalanta: “Il successo contro l’Italia ha dato alla nostra nazionale sicurezza ed entusiasmo”
Quella di oggi non è esattamente una giornata esaltante per il calcio italiano. Per uno strano gioco del destino, a Russia 2018, si affrontano la Corea del Sud che ci fece fuori nel 2002 e la Svezia, capace di eliminarci nell’ultimo spareggio mondiale. Chi guarda il match con occhio interessato è l’ex centrocampista dell’Atalanta, Glenn Stromberg.
“Possiamo battere la Corea del Sud. Siamo superiori come organizzazione generale e come sistema difensivo. Il nostro problema è fare gol, ma segnarci è complicatissimo. Voi italiani lo sapete bene – ha detto a La Gazzetta dello Sport -. Il successo contro l’Italia ha dato alla Svezia sicurezza ed entusiasmo. In Russia sono venuti in trentamila per seguire la nazionale. Già con la Corea saranno diecimila allo stadio“.
In patria si discute ancora per l’esclusione di un certo Zlatan Ibrahimovic: “Ibra dopo l’europeo del 2016 disse addio alla Svezia. Nell’aprile 2017 si infortunò in modo serio al ginocchio. Nel frattempo la Svezia è ripartita senza di lui e ha conquistato la qualificazione al Mondiale. Se Ibra avesse voluto tornare in nazionale, avrebbe dovuto informare la federazione e l’allenatore. Non sarebbe stato il primo ripensamento ed era questa la procedura da seguire. Parlare con i giornali o attraverso i social non è la stessa cosa. La nostra forza è il gruppo. A parte Forsberg non c’è un vero calciatore di talento, ma tutti insieme gli svedesi sono una squadra vera. L’obiettivo è superare la fase a gironi“.