Nel Gruppo D Messi e compagni si esibiscono in una prestazione imbarazzante: un gol sbagliato con Perez a porta spalancata, poi la figuraccia.
Tre schiaffoni e nemmeno la forza di reagire, dopo aver mancato la guancia altrui. A Niznij Novgorod l’Argentina crolla al cospetto della solidissima e tecnicissima Croazia, lanciata in testa (due vittorie su due) al girone D dei Mondiali russi, rimanendo ferma al palo del punticino rimediato contro l’Islanda nella prima partita. Caballero deve subito rintuzzare (5′) l’assalto del diagonale sinistro di Perisic, lanciato verso la porta dallo smistamento veloce di Rakitic, mentre la risposta di Meza – imbeccato dall’out da Salvio – al 12′ è stoppata da Lovren in fallo di fondo. Un sussulto per parte fra 29′ e 32′: prima Perez spara incredibilmente fuori il rigore in movimento servitogli dal patatrac a due (parzialmente corretto da Vida) tra il mastino del Liverpool e il portiere Subasic, quindi è Mandzukic a schiacciare imperfettamente di testa da tre metri gettando alle ortiche la pennellata di Vrsaljko. La svolta piove improvisa all’ottavo del secondo tempo: Aguero non incrocia abbastanza il mancino sul filtrante di Tagliafico, di là Mercado appoggia all’indietro per Caballero che s’impappina trasformando l’abbozzo di rinvio nell’assist involontario per la mezza girata in acrobazia di Rebic per il vantaggio dell’undici di Dalic.
Il ct Sampaoli getta nella mischia per disperazione gli juventini Higuaìn (per il Kun, 10′) e Dybala (13′, per Perez), ma non è proprio serata: la Joya converge da destra alzando da mira (27′), Modric lustra la fascia da capitano azzeccando un siluro qualche metro dietro la lunetta (35′) per il raddoppio sugli sviluppi della transizione iniziata dal recupero di Brozovic. Al 40′ Otamendi manda Rakitic per le terre scalciandolo alla testa una volta a terra (solo giallo, lite con Modric) e ne scaturisce un piazzato all’incrocio dei pali dello stesso Rakitic, che nel primo dei quattro minuti di recupero, al culmine dell’ultimo contropiede, si vede respingere il tiro dall’estremi avversario prima che Kovacic gli serva il comodo assist per calare il tris. Albiceleste quasi fuori: deve battere la Nigeria nel prossimo incontro sperando che la patria dei geyser non rimedi almeno tre punti fra gli africani (venerdì, ore 17) e gli slavi già qualificati.
