Atalantino dal 2004 al gennaio 2009, il difensore romagnolo è stato uno degli ultimi centrali di statura medio-bassa del calcio italiano. Ora allena l’Under 19 del Cesena
Da qualche tempo insegna ai giovani del vivaio del suo club d’origine a giocare a pallone, ma all’epoca un ex nerazzurro che compie oggi i suoi primi quarant’anni era noto insieme al mundialista Fabio Cannavaro per essere l’ultimo dei centrali sotto il metro e ottanta e anche non di poco. Terzino destro prima di spostarsi stabilmente in mezzo con Stefano Colantuono in serie B, annata 2005-2006, l’attuale allenatore della Primavera del Cesena, Claudio Rivalta, coi suoi 173 centimetri di velocità, senso della posizione e pure stacco ha scritto pagine importanti della storia dell’Atalanta in un’epoca di saliscendi con la serie B.
DA MANDORLINI A DELNERI. Approdato a Bergamo sotto Andrea Mandorlini, già suo mentore a Vicenza (2002-2003) dopo gli esordi con il club dell’ippocampo e le prime esperienze in A col Perugia di Carletto Mazzone (esordio il 29 agosto 1999 contro il Parma) e Serse Cosmi, il ravennate inizialmente gioca pressoché sempre basso a destra, perché gli spilungoni in mezzo sono Natale Gonnella, Luigi Sala e Cesare Natali con la bandiera Gianpaolo Bellini a mancina. Nel 2004-2005 la squadra non si salva nemmeno col cambio della guardia by Delio Rossi, mentre dalla cadetteria sotto il generale Cola di Anzio la coppia con Simone Loria è cosa fatta, anche perché sulla corsia c’è il brasiliano Adriano (Pereira da Silva). Poi i partner saranno Moris Carrozzieri, Leo Talamonti e Maxi Pellegrino, finché a scombinare tutto non ci pensa Gigi Delneri imponendo il pupillo Thomas Manfredini accoppiato a un lungo: dal 27 gennaio 2009, 151 partite e 5 reti il suo bottino sotto le Mura Venete, passa al Torino per una stagione e mezza.
PIU’ FORTE DELLA MALATTIA. A completare una carriera onoratissima e impreziosita dall’oro agli Europei Under 21 a Slovacchia 2000 insieme ai vari Pirlo, Gattuso, Perrotta e Abbiati, 515 match e 11 reti, la promozione dalla Prima Divisione con lo Spezia nella primavera del 2012, rientrando in campo il 24 aprile a Barletta dopo cinque mesi di stop per una forma tumorale all’addome. Bianconeri anche i colori sociali dell’epilogo con le scarpette ai piedi, anche se un bel po’ di nerazzurro a Rivalta, reduce anche dalle panchine di Giovanissimi Regionali e Nazionali laddove la favola era iniziata, ce l’ha ancora addosso. Tanti auguri.
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