Se ne va un uomo simbolo per la storia dell’Atalanta, autore di anni positivi anche da allenatore

E’ morto stamani all’età di 85 anni Titta Rota. Originario di Borgo Palazzo, ha iniziato a giocare sin da ragazzo nelle giovanili nerazzurre, per poi giocare per 8 stagioni nel club della sua città (in due parentesi, nel mezzo si era trasferito al Bologna prima ed alla Spal poi).

Anche da allenatore guidò per due “mandati” la Dea, prima nel 1970 e poi dal ’76 al 1980. Tante le squadre guidate, compresa la Cremonese in cui lanciò uno dei più grandi difensori della storia recente del calcio italiano, Antonio Cabrini.
Non era un grande amante del gioco offensivo, quanto un amante del gioco all’italiana e del classico catenaccio e contropiede.

A livello di palmares vanta promozioni in Serie B, C1 e C2, mentre da calciatore aveva partecipato alla storica vittoria della Coppa Italia 1963 ai danni del Torino.

In passato anche presidente del Club Amici dell’Atalanta, lascerà un vuoto importante nel mondo Atalanta, specie in una stagione in cui non ci sarà nessun bergamasco a giocare tra le fila nerazzurre.