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Carera e l’importanza del pivot… nel calcio: “Zapata? Il big man che serviva”

L’ex campione di pallacanestro bergamasco plaude al colpaccio: “Serve qualcosa sulle fasce e a centrocampo, poi l’Atalanta sarà al completo”

“Uno di stazza lì in mezzo all’attacco, in grado di calamitare palloni e di recapitarli in rete, si stava cercando da anni. Ora Duvan Zapata è qui e l’Atalanta ha un attacco stellare”. Da pivot a boa del reparto avanzato il passo è brevissimo: è la tesi di Flavio Carera, che ha battezzato da habitué anche stavolta la Festa della Dea e, da ex cestista di fama ma soprattutto tifosissimo nerazzurro, plaude al colpaccio di mercato.

Ora sotto porta pare non manchi nulla, anzi ci saranno movimenti in uscita.
“Tutti noi ci aspettavamo che il presidente Antonio Percassi dovesse regalare qualcosa alla tifoseria impreziosendo l’organico della squadra. Duvan è stato un gran colpo, è l’uomo giusto al posto giusto”.

In pratica solo là davanti Gasperini può dire di essere soddisfatto.
“L’importante era non perdere Ilicic e Gomez, idee e fantasia. L’addizione che serviva è arrivata. Ne vedremo ancora delle belle. Anche se per coprire le spese qualcuno verrà sacrificato”.

Che cosa manca per confermarsi competitivi su tre fronti?
“Dietro con Toloi e Masiello più gli altri direi che ci siamo. Sulle fasce e fra le linee serve qualcosa: Spinazzola è una perdita di spessore almeno quanto Cristante, anche se di fatto ha giocato metà delle partite. Un centrocampista in grado di fare le due fasi sarebbe la ciliegina sulla torta”.

La Festa della Dea s’è aperta col ricordo di Emiliano Mondonico. Ma la Bergamo del pallone ha appena pianto un altro dei suoi maestri.
“Giovedì ho partecipato al funerale di Titta Rota, a cui mi lega uno dei più bei ricordi da tifoso sfegatato. Con mio fratello Alberto feci anch’io la spedizione di Genova il 29 giugno del 1977 per vedere il famoso spareggio col Cagliari, decisivo per il ritorno in serie A. Ero un ragazzino di 14 anni e avevo già scelto il basket, ma la Dea ce l’ho nel sangue”.

 

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