Molti si fermano all’apparenza del fischio, ma non tutti sanno che, a seconda dell’inclinazione della bandierina, può cambiare la decisione dell’arbitro
STESSO VAR…Sei a favore del Var oppure preferivi quando la tecnologia non c’era? I pareri dei tifosi sono ancora molto contrastanti in merito: la rivoluzione sicuramente c’è stata e non ha ancora rallentato la sua corsa, anzi, ha favorito l’insorgere di altre polemiche, ma le chiacchiere da bar che animano i sostenitori dopo le partite delle loro squadre del cuore sono lontane dal placarsi. Chi prima incolpava l’arbitro, ora ha solo spostato la mira sulla telecamera e la giacchetta gialla addetta al Var.
FUORI MANO. L’argomento di discussione che non passa mai di moda da quando è stato inventato il giuoco del calcio, in tutte le categorie ed età, è la valutazione del fuorigioco: era fuorigioco? Non lo era? Dove si trovava in quel momento il difensore? “In pochissimi sanno in realtà che in occasione del cosiddetto “fuorigioco”, l’assistente interrompe subito la corsa e alza la bandierina in posizione verticale con la mano destra per segnalare che l’azione di gioco deve essere interrotta dall’arbitro e già se per qualsiasi motivo la dovesse alzare con la sinistra, la segnalazione perderebbe di validità, ma non tutti ci fanno caso alla stadio”, spiega l’esperta tv Mariangela Vanalli.
INCLINAZIONE. “Non solo, subito dopo il fischio dell’arbitro, l’assistente indica la zona in cui è avvenuta l’infrazione: fronte al terreno, posiziona la bandierina alta a 45 gradi se è nella zona lontana opposta, a 90 gradi se nella zona centrale, a 45 gradi in basso se il fuorigioco era vicino“, conclude Vanalli. Una curiosità in più a cui far caso allo stadio e chissà che qualche tifoso, la prossima volta. non stia a misurare con il righello e correggere l’inclinazione della bandierina del guardalinee di turno.