El Tanque: “Le partenze di Caldara, Cristante e Spinazzola non hanno indebolito la squadra. il mio futuro? Voglio giocare ancora”

È bastato qualche giorno a Bergamo a German Denis per respirare aria di casa e tornare in contato col mondo Atalanta. Un mondo che ha vissuto in prima persona, da protagonista annunciato e in cui ha lasciato un segno profondo e a cui sarà sempre legato. “Tanto affetto mi ha commosso – ha detto El Tanque -. L’Atalanta è una grande famiglia, mi è rimasta nel cuore e continuo a fare il tifo da lontano. L’affetto che trovo ogni volta che vengo qui non si può trovare da nessun’altra parte“.

IL PRESENTE. La presenza alla Festa della Dea è stata l’occasione buona per analizzare il momento dell’Atalanta: “Ho fatto i complimenti a Gasperini perché la squadra gioca veramente bene – ha detto a La Gazzetta dello Sport -. Poi gli avrei chiesto se non avesse bisogno di un attaccante di esperienza, ma c’era troppo rumore”.

DA UN BOMBER ALL’ALTRO. Denis promuove l’arrivo di Duvan Zapata: “È stata un’ottima scelta, è veloce e forte fisicamente. Un attaccante completo, forse di più“.

ATALANTA PIÙ DEBOLE? “Sono partiti giocatori importanti come Caldara, Cristante e Spinazzola ma non credo che la squadra sia più debole perché gioca a memoria – ha aggiunto -. Sarà competitiva come l’anno scorso e saprà confermare anche in Europa. Ha sempre avuto una condizione fisica devastante e la raggiungerà anche stavolta. E Gasperini è bravo a sfruttare al meglio le caratteristiche dei singoli giocatori”.

IL FUTURO. Denis ha ancora voglia di campo: “Sono svincolato e aspetto, il campionato comincia a metà agosto. Sto bene, ho voglia di giocare ancora uno o due anni. Se trovassi un progetto interessante anche in Serie B in Italia“.