Il tecnico nerazzurro offre ai taccuini dei cronisti la ricetta per evitare la frittata. E difende a spada tratta le sue scelte, in mezzo e sulle corsie
Assoluzione fa rima con rassegnazione. La rimonta del Sarajevo sul due pari è di quelle che complicano i piani, ma Gian Piero Gasperini non se la sente proprio di condannare il blackout della sua Atalanta nell’andata del secondo turno di qualificazione d’Europa League: “Nel ritorno dobbiamo andare a vincere per forza a Sarajevo e non sarà facile, ma non ho mai pensato che fosse diverso. Contro una squadra che sa difendersi ordinatamente servono più qualità e più precisione nelle conclusioni”.
LE SORPRESE NEGLI UNDICI. Ci si aspettava Valzania e Castagne, vedi postpartita di sabato scorso con l’Hertha Berlino, invece no: “Pessina ha fatto un’ottima gara, sono soddisfatto anche di Hateboer. Ma sono andati bene tutti: è la serata che è stata strana”.
MEA CULPA MA NON TROPPO. L’analisi del Gasp è autoassolutoria: “Bene nella prima ora di gioco, non male nel finale dove abbiamo retto lo sforzo continuando ad attaccare. Se poi con due palle in area in pochi minuti prendiamo altrettanti gol, uno figlio dell’altro, c’è poco da dire”.
LA FORZA E’ NEL CONTROLLO. “Abbiamo avuto diverse chances, avevamo la partita sotto controllo. Poi ne abbiamo presi due a difesa schierata. Per essere stata la prima stagionale, siamo andati abbastanza bene, anche se per segnare abbiamo dovuto sfruttare le palle inattive. Abbiamo impedito al Sarajevo di giocare per larghi tratti”.
Grande gasp noi crediamo in te e nell Atalanta dai che ce lha facciamo
Le ultime.parole famose…
Precisione di sicuro.
Mister Gas…ti ritrovi con un’altra squadra, ancors da assemblare e uniformare….
Si aspettano una Dea indebolita…invece restiamo incazzati sino a giovedì.
Buon lavoro?
Forza che ci riesce il colpaccio?
Gasp sempre lucido . D’accordo al 100% con un po’ di fortuna (e di precisione) la partita finiva col 3-0 al 60^. Vinceremo in Bosnia
Mola mia