In Bosnia con tanti rischi e un unico obiettivo: conquistare il passaggio del turno e inseguire la fase a gironi
Aveva avvertito tutti Gian Piero Gasperini prima della partita d’andata: “Attenzione, non sarà facile, non è un’amichevole”. A qualcuno, forse, era scappato un sorriso. Ma l’allenatore nerazzurro aveva ragione e, tra sfortuna e gol mangiati, il risultato finale è un secco 2-2.
Un parziale che obbliga l’Atalanta a vincere sul campo del Sarajevo e, anche in questo caso, non sarà certo una passeggiata. Per i bosniaci questa sarà la partita della vita, in cui si giocheranno tutto per continuare a inseguire il sogno dei gironi.
Nella città bosniaca tutti aspettano i nerazzurri e sperano in una qualificazione che sarebbe storica. Bandiere per le strade, magliette celebrative già pronte. Un ambiente caldissimo pronto a spingere la formazione di Musemic.
Ma all’Atalanta tutto questo non deve interessare. O meglio, sarà un ostacolo in più da oltrepassare, ma la qualificazione va portata a casa. Troppo alto il divario tecnico, sarebbe incredibile dover ripensare a questa sfida come un rimpianto.
ragazzi ma stiamo scherzando domani vinciamo 0-4
Noi Nooooo!!!!!!