Nella capitale della Bosnia sale la febbre per una partita considerata epocale. Tra donazioni di sangue in cambio del biglietto, ragazze spedite a fare proseliti e visita alla pediatria dei giocatori

Sangue da donare in cambio del biglietto per la partita, non una qualunque visto che si gioca l’accesso al terzo turno di qualificazione dell’Europa League: all’Istituto di Medicina Trasfusionale della Bosnia ed Erzegovina, oggi, dalle 8 alle 18. Visite dei giocatori ai bambini ammalati di cancro, ieri, per il progetto “Amicizia della casa dei genitori”. Infine, sempre da ieri, procaci ragazze in sella a un vecchio Maggiolone cabrio e in giro per le strade della capitale a diffondere il verbo di FK Sarajevo-Atalanta, tra magliette, match program e selfie coi tifosi.

LA CAUSA DEI BAMBINI. Il club granata (da quelle parti lo definisco “bordeaux”) dà sostegno da anni ai bimbi alle prese con tumori. In particolare attraverso il progetto di cui sopra: “La casa dei genitori” è un luogo comune per passare momenti di evasione durante il trattamento, al fianco delle famiglie. Le associazioni “Cuore per i bambini” e “La case dei genitori” saranno ospiti allo stadio “Asim Ferhatovic Hase” giovedì sera in occasione del retour match coi nerazzurri.