La legge dei numeri non deve dimenticare da che parte sta il calcio. Lo sa bene l’ex nerazzuro, che in meno di due mesi di squadre ne ha cambiate altrettante
Il difensore è stato valutato dalla Juventus 35 milioni di euro, come Bonucci, e anche per lui il pagamento sarà effettuato in due esercizi. Cinque anni di contratto col Milan, 2 milioni di euro più bonus, plusvalenza di 22 milioni di euro per la Juventus. Tutto bello, tutto da non sottovalutare ma…
Tra i tanti milioni di motivi validi per giustificare tecnicamente, al mondo dei mortali, la trattativa più difficile della sessione, c’è, però, una decina nascosta. Insidiosa quanto denigrata. Che a noi non piace, per niente. Mattia, il difensore che tutti vorrebbero, ne andrà infatti a guadagnare due, un numero ricorrente come gli anni che ha aspettato per approdare alla Juventus.
Un’attesa silenziosa, professionalmente impeccabile, seguita da un desiderio sincero e non dalla smania di volere cambiare a tutti i costi. “Mi dispiace non avere la possibilità di giocare con Ronaldo, speravo di avere un giorno la possibilità di essere un giocatore della Juventus e invece… Ma nella vita c’è di peggio”
Niente da aggiungere, caro Mattia, se non che la legge dei numeri, sempre più spesso, non fa sconti. I parametri di valutazione di quel calcio vecchio stile, che a noi ancora piace tanto, sono totalmente azzerati. Sarà il caldo dell’estate di mercato, sarà, quel che sarà. Che non ci faccia abituare però a sviare il discorso, a dire che va tutto bene.
Perchè il calcio è della gente e dei calciatori. Delle strette di mano, delle strategie certo, ma anche delle volontà. Da rispettare, con le quali convivere. La monetina quando viene lanciata cade, anche, dalla faccia sbagliata, quella triste di un calcio moderno che non ha niente a che vedere con l’evoluzione.
Articolo un po’ “ingenuo”. E’ evidente a tutti da che parte sta il calcio: dalla parte dei soldi. Punto. E ha bisogno di soldi. E quindi di tanta gente che spenda soldi. Sempre di più. Per me, tanti. Troppi perché questo possa valere ancora una sana passione. È un business enorme, con tanti che pagano (tanto, per qualsiasi cosa), e pochi che guadagnano enormità. Questo calcio non avrà mai il mio scalpo.
Di sicuro,comunque tante cose belle a Caldara ,sei un grande ! ?
Caldara è potenzialmente il miglior difensore italiano dei prossimi anni e uno dei migliori al mondo. La Juve si pentirà di averlo ceduto
Se c’era la dirigenza di una volta con gianni agnelli e boniperti col cavolo che vendevano un giovane così di prospettiva futura x la difesa
2 milioni di dispiacere…..people ??
Non sono squadre sono centri commerciali…
Mi dispiace per Caldara ma resta sempre un gran giocatore ma ricordiamoci sempre”ubi maior minor cessat “
Grande giocatore,grande uomo.
Io resto sempre della mi idea: le grandi squadre infrangono i sogni dei giovani calciatori
Basta vendere i nostri giocatori alle grandi speculatrici